Ok, è ufficialmente estate per due motivi: il caldo torrido scoppiato ovviamenti tutto in una volta sola e abbiamo passato il solstizio del 21 giugno.
Noi che abbiamo sempre vantato il fatto di vivere in collina, in un paesino minuscolo e lontano dall’afa della città, in questi giorni stiamo letteralmente collassando; i gatti viaggiano spiaggiandosi da una piastrella all’altra in cerca di refrigerio momentaneo, ellie mi guarda con gli occhioni languidi della serie “no, dai non voglio scendere in cortile…lasciami quiiiiiii!!!!
Al secondo giorno in cui in casa il termometro segnava 29° ho deciso che c’era una sola cosa da fare: rubare il pinguino-climatizzatore dalla ex camera di andre a casa dei suoi, ove giaceva in disuso da almeno 4 anni; ci aveste visti smontare il pezzo esterno di motore vi sareste fatte grasse risate, anche perchè le finestre di una mansarda non agevolano il lavoro, ma alla fine ce lo siamo portati a casa e ora finalmente anche nelle ore centrali si respira.
A coronare questa idilliaca situazione che fa venire solo voglia di chiudere casa e andare spediti al mare, ho anche avuto la brillantissima idea di andare a fare i controlli per le intolleranze alimentari, temevo il peggio sono sincera e invece me la sono cavata con poco (le solite che mi perseguitano da quando sono piccola, al limite dell’allergia vera e propria: crostacei, pomodori-patate-melanzane, kiwi, molluschi e in misura minore salmone ), ciò non toglie che la dott.sa mi abbia suggerito di seguire fino a settembre un regime alimentare più controllato che vede l’esclusione di: alcolici (bye bye vinello!), lieviti, latticini tranne una volta alla settimana, zuccheri semplici e raffinati e soprattutto il frumento; indi per cui nelle prossime settimane mi leggerete in versione molto molto “light” con ricette più semplici e #detox: i dolci sono a rischio, vi avviso.
Passiamo alla ricetta di oggi: un classico delle mie estati trascorse in un paesino sulle colline sopra Varenna. Ricordo che spesso mi capitava di bere al posto del succo di frutta o del mitico Billy, il latte e menta della Valsoia che poi da un momento all’altro hanno tolto dal commercio perchè non sono più riuscita a trovarlo da nessuna parte! Ho deciso che dovendo eliminare i latticini, (anche se in realtà io il latte non lo bevevo mai se non una goccia nel caffè del mattino), la via migliore sarebbe stata quella di rifarmelo in maniera molto veloce:
Ingredienti ( per 2 bicchieri )
500ml latte di soia
30 foglie di menta fresca
a piacere 1 cucchiaio di fruttosio ( io non l’ho messo)
Versate il latte di soia in un pentolino e fatelo scaldare a fuoco molto dolce (scaldare, non bollire nè sobbollire), dopo 3-4 minuti spegnete e aggiungete il fruttosio e le foglie di menta; mescolate delicatamente e lasciate in infusione per 30 minuti; filtrate attraverso un colino a manglia fitta e fate riposare in frigo fino al momento dell’utilizzo.
A piacere servite con qualche cubetto di ghiaccio e una o due foglie di menta.
Nessuno vi impedisce ovviamente di usare latte vaccino tradizionale e zucchero al posto del fruttosio, ma lo zucchero ha un indice glicemico di 95, il fruttosio solo 20 e un potere dolcificante doppo rispetto allo zucchero raffinato comune, consiglio personale: usate il fruttosio in questi casi giusto per avere un sentore di dolce nella bevanda senza alzare il livello di glicemia nel sangue.
Hugs,kisses&cookies