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Lavoro moderno

Creato il 25 maggio 2011 da Alesan

manetteFunziona così, nel silenzio più totale, tanto che poi uno deve scrivere a Bersani per vedere se succede qualcosa. Un giorno torni a casa dopo il tuo bel lavoro in un call center che si chiama Festa e lavora per la Snai, quella delle scommesse. Nella buca delle lettere una raccomandata da ritirare. Una raccomandata che è un accordo di modifica del proprio rapporto di lavoro in base ad una conciliazione da effettuarsi secondo il rito dell’ex articolo 411 del codice di procedura civile. Ma non devi preoccuparti, sta tutto scritto lì. Un taxi ti passerà a prendere al lavoro all’ora X e ti porterà in una sede della Fistel-Cisl a Roma dove ti verrà dettata una lettera di dimissioni che firmerai, accetterai tramite conciliazione di non rivalerti sull’azienda per nessuna ragione e firmerai il tuo nuovo contratto di lavoro slegato da quello collettivo. Un contratto personale, tutto tuo, che paga persino il 5% le ore di straordinario che finalmente ti modernizza come uomo e come lavoratore. Un precario moderno che, se non accetta tutto quanto contenuto nella busta numero 1, numero 2 e numero 3 rischia di essere trasferito da Roma a Lucca, come capita a quei pochi che non si piegano, spediti in Toscana a smistare documenti vecchi di undici, vessati e vittime di un demansionamento nel moderno paese di Marchione che vuol convincerci che il cancro stia dentro i tribunali e non fuori. L’artefice di tutto ciò, l’alleato del padrone, il “sindacalista” Cisl ha già ricevuto denuncia dai lavoratori attraverso altri sindacati che hanno aperto una vertenza, in attesa che l’Italia apra gli occhi sul mondo del lavoro non solo quando si sale sui tetti, ma anche quando si modernizza la schiavitù. Dietro tutto questo c’è un pessimo disegno che alcuni fingono ancora di non vedere. La parte più brutta di tutto questo è che ancora in troppi cedono alla voce del padrone.


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