La crisi avanza. La crisi continua. La crisi si fa sentire, la pressione fiscale ci schiaccia. Nessuno fa nulla per aiutarci, anzi: tutti lì ad aumentare tasse e balzelli per spremerci fino all’ultimo quattrino.
Senza contare che l’ultimo quattrino se n’è già andato da un pezzo, volatilizzato in una scatoletta di tonno con cui condire uno striminzito piatto di pasta, nelle rate del mutuo che ormai non riusciamo più a pagare, di un affitto da strozzinaggio, o in qualche cruenta bolletta che giace incarognita ed insoluta da mesi, nella nostra cassetta delle lettere (se la ignoro, pensiamo, forse scomparirà).
Settembre è il mese dei rientri a lavoro, per chi ne ha. E del rientro alla disoccupazione, per chi c’è dentro ancora. E per chi, bontà sua, è pure riuscito ad andare in vacanza.
Ed è anche il mese della scadenza della tassa dei rifiuti, la Tares, che riceviamo come ogni anno ma che quest’anno per la nostra gioia NON LASCIA MA RADDOPPIA! (ci aspetta una bella seconda rata a novembre, che sarà ricalcolata per essere giusto giusto più salata di questa). D’altro canto ci hanno tolto l’IMU, da qualche parte dovremo pure continuare a buttare i nostri soldi no?
Ed è il mese in cui arriverà la bolletta della luce dei mesi estivi, e l’ultima del gas dei mesi invernali (anche questa, sarà una gioia riceverla, magari con un bel conguaglio uscito da chissà dove).
Per chi ha figli, è il mese del salasso in tasse scolastiche e armamentario per lo studio: libri, quaderni, accessori. Da lungo tempo dimenticati gli anni in cui si cambiava il corredo ogni anno, andando a comprare quello più di moda (quest’anno è per Violetta che spasimano le bambine… ).
E poi ci sono le spese fisse mensili: affitti, mangiare, il minimo indispensabile per una vita decorosa (prodotti per la pulizia della casa e della persona, si spera, qualche capo di abbigliamento per sostituire quelli che non si possono più rammendare, le scarpe per i bambini che passano i numeri come se avessimo il portafoglio a fisarmonica).
E dio sia misericordioso e ci scampi almeno per quest’anno dalle spese impreviste: un elettrodomestico che sta per tirare il calzino, un incidente provocato dal solito impedito alla guida e ci lascia a piedi e acciaccati, una nuova fantastica tassa appena approvata dalla cordata salva-Italia che sta al governo, una cerimonia a cui siamo invitati all’ultimo minuto…
Nessuno sfizio, quelli nemmeno ci ricordiamo più come sono fatti: una sera a cena fuori? Del sushi? Un paio di scarpe nuove per noi donnicciole frivole? L’ultimo supertelefonino o l’ipad? (ma no, quelli ce li siamo già comprati, dicono le statistiche sui consumatori). No, gli sfizi non ce li concediamo più, già da tempo, e comunque ce la facciamo appena a vivere, giorno dopo giorno.
Si, ma COME?
Cioè come facciamo a tirar fuori dal nulla, o da quel poco di sussidio (chi ce l’ha), una vita che diventa sempre più onerosa e dispendiosa, anche nostro malgrado?
Ebbene, miei cari: è una magia.
Che sintetizzerò in 10 regole, solo per voi.
- Riciclare, riciclare sempre. Riciclate qualsiasi cosa e imparate a riparare quello che avete: a costo zero e con un po’ di fantasia si può riparare di tutto, e poi è sempre un piacere portarsi dietro nella vita le cose a cui siamo più affezionati!
- Dedicatevi al fai-da-te: oltre che aiutarvi a risparmiare è un ottimo anti stress e un passatempo che vi aiuterà a far passare le giornate. Imparate ad aprire i barattoli delle creme per tirare fuori almeno il 20% del residuo che altrimenti buttereste, a conservare i fondi del caffè e mischiarli con il miele per farvi la crema anticellulite in casa, ricordate i rimedi della nonna per utilizzare le erbe e i prodotti del vostro giardino per confezionare da voi i prodotti che altrimenti comprereste (marmellate, conserve, verdure di stagione che possono essere congelate,..). Allenatevi a cucire così da potervi arrangiare con le piccole riparazioni di tessuti, imparate a cucinare così la smettete di campare a surgelati (che costano!) e tranci di pizza.
- La logica del fai-da-te può essere applicata anche alla cura della nostra persona! Banalmente… Donne: fatevi un taglio di capelli che non richieda la visita dal parrucchiere ogni settimana, e provate le nuove tinte da fare a casa senza ammoniaca, e poi a fine mese comparate le spese con parrucchiere vs. senza parrucchiere. Vedrete quanti soldi avrete risparmiato!
- Rinunciate al caffè al bar, la mattina: un piccolo lusso “per lavoratori” di cui sono sicura non avete più bisogno. Datevi un limite anche su aperitivi e cene fuori.. i vostri amici capiranno,e se non capiscono vabeh, pazienza…
- Continuate a guardare i film che avete, e rileggere libri che avete già letto, e magari un po’ dimenticato: rileggere un libro è come scoprire cose, di un caro amico, che non sapevate o non ricordavate, e da sempre soddisfazione. E poi se vi fate due conti, con quei 29€ al mese di Premium o Sky, o con quello che spendete in navigazione da smartphone per guardare le partite o inviare sms da catena di s.antonio, quante cose si possono comprare, o quante bollette pagare?
- State attenti alle offerte nei supermercati, e andate a fare la spesa nei discount: ormai la qualità non è più dissimile da quella dei supermercati “normali” e il risparmio del 30% se non di più sullo scontrino è garantito. Non è più il momento di fare gli schizzinosi….
- Invece di comprare l’abbinamento in palestra, fatevi una camminata. Uscite a fare due passi, una corsetta magari: è gratis e vi tiene in forma il corpo e la mente.
- Avete tanto tempo libero: cosa vi costa scoprire che giorno c’è il mercato nella vostra città e andarci a fare due passi? Scoprirete un universo parallelo di prodotti, e prezzi inimmaginabili. E riscoprirete il piacere del contatto umano e la dimensione “paesana” che un po’ abbiamo perso a voler tanto fare i “globalizzati”.
- Reimpariamo i ritmi “della campagna”: quelli dei nostri nonni che si alzavano con il sole e andavano a dormire con le galline (ovvero quando il sole tramontava). Non teniamoci i lavori certosini per le ore dopo il tramonto, per poi dover accendere lampadine alogene a milioni di watt (e poi lamentarci delle bollette della luce *__*), ma facciamoli durante le ore del giorno con più luce. Alla sera possiamo tenere spenti i vari computer, internet, tv al plasma, senza per questo morire di inedia, non credete? e non dico campare a lume di candela ma.. beh, perché no?
- Spegniamo la luce, quando possiamo: un bel bagno caldo diventa rilassante e incantevole se consumato a lume di candela (così come una cena), avete mai provato? Anche il pianeta, poi, vi ringrazierà.
D’accordo, forse a voi può sembrare che siano consigli stupidi e anche scontati, ma sapete, quando si è disoccupati non si può andare per il sottile: la vita si costituisce di piccole grandi rinunce, difficoltà… e se possiamo scegliere noi quali compiere e quali no, non è meglio, invece che averle imposte dall’esterno e doverle subire?
PS. Siccome però anche l’anima vuole la sua parte, questo è un consiglio che vi do a cuore aperto: tenete per voi la routine di un piccolo lusso, uno solo, al mese. Sceglietelo con cura, e fatelo vostro: un sushi con le amiche, una seduta dall’estetista, un acquisto extra-budget (purché non esagerato), uno sfizio goloso, una mostra, un cinema, un libro… quello che volete. Magari datevi un budget massimo (contenuto!) ma non rinunciateci!
Come nelle diete c’è il giorno “libero” che serve per non farvi sentire dei carcerati della tavola, questo piccolo sfizio servirà per premiare i vostri sforzi e farvi sentire speciali… nonostante e CON DISPETTO della disoccupazione, che non può, e non deve, annientarci tutti i piaceri della vita!
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