“Se nel pomeriggio passi da casa per il caffè ti faccio le cresciole fritte”
Non sapevo cosa fossero le cresciole, ma solo a scandire quella parola così armoniosa mi veniva l’acquolina in bocca.
Il caffè a casa di Flora è un rito e allora non ho mancato all’appuntamento
Le cresciole fritte e sono delle frittelle dolci, croccanti e piene di bolle d’aria, tagliate sul bordo di un piattino, cercando di far combaciare un taglio all’altro così da avere un maggior numero di frittelle, tipiche della tradizione carnevalesca marchigiana .
Fritte in strutto bollente e spolverizzate di zucchero, sono talmente leggere gustose e buone che una tira l’altra!
Ingredienti:
- 300 gr. di farina
- 2 uova intere
- 1 uovo di latte ( 2 mezzi gusci pieni di latte )
- la scorza grattugiata di un limone
- la scorza grattugiata di una arancia,
- 3 cucchiai di zucchero
- olio di semi per friggere.
Preparazione:
Sulla spianatoia verso a fontana la farina passata al setaccio, e le rompo dentro le uova: aggiungo l’uovo di latte 1 cucchiai di zucchero, la scorza grattugiata del limene e dell’arancia e lavoro il tutto con forza fino ad ottenere un impasto liscio e consistente. Formo un panetto, lo avvolgo in un panno inumidito e lo faccio riposare per circa un’ora; in frigorifero poi con il mattarello tiro una sfoglia sottile, e con l’aiuto di un bicchiere taglio dei cerchi che vado a friggere in una larga padella con abbondate olio bollente.
Una volta dorate da entrambi i lati le tolgo dalla padella, le scolo e lo cospargo di zucchero.
Le cresciole o crescioline di Carnevale sono ottime da mangiare ancora ben calde!!!