Donne di ogni eta' andranno fuori a cena, riceveranno mimose, saranno "trattate meglio" perche' e' la loro Festa.
Qui in Egitto la Festa della Donna non si e' mai festeggiata, ed e' meglio cosi'.
Ci hanno provato l'anno scorso, con una fallimentare manifestazione in Piazza Tahrir, derisa dai pochi (ignoranti e conservatori) uomini presenti e terminata prima di iniziare.
Io desidero trascorrere questa giornata ricordando le donne che hanno lasciato un segno nella Rivoluzione egiziana.
Ne citero' solo alcune, le piu' famose, anche se in realta' Piazza Tahrir ha ospitato tante, tantissime donne che sono rimaste dietro i riflettori ma davanti e dentro la Rivolta.
Sally Zahran, la prima Martire della Rivoluzione. E' deceduta all'eta' di 20 anni colpita da un proiettile
mentre dal balcone di casa guardava Piazza Tahrir
Samira Ibrahim
Giovane attivista che fu sottoposta
al test della verginita' nelle carceri militari.
Grazie alle sue denuncie,
al suo coraggio e la sua determinazione, questa pratica
e' stata condannata e proibita.
Mona Seif
Attivista e membro del Gruppo
Mona e' stata arrestata
e picchiata molte volte, ma continua la sua lotta.
La madre di Khaled Said
E' stata chiamata
ed ha sostenuto la Rivoluzione
di cui suo figlio Khaled e' stato uno dei simboli.
Bouthaina Kamel
L'unica donna candidata alla Presidenza del nuovo Egitto.
Ghada, la 28 brutalmente picchiata e denudata dai militari
"Chiamare la donna il sesso debole e' una calunnia; e' un'ingiustizia nei confronti della donna. Se per forza si intende la forza bruta, allora si, la donna e' meno brutale dell'uomo. Se per forza si intende la forza morale, allora la donna e' infinitamente superiore all'uomo. Non ha maggiore intuizione, maggiore abnegazione, maggiore forza di sopportazione, maggior coraggio?Se la non violenza e' la legge della nostra esistenza, il futuro e' con la donna.Chi puo' fare appello al cuore piu' efficacemente della donna?" Mahatma Gandhi