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Le primarie della libertà

Creato il 02 novembre 2011 da Satiraglio
di Alfonso Biondi  
Le primarie della libertà
Chi sarà il candidato del centrodestra alle prossime elezioni politiche? A questa difficile domanda ha cercato di rispondere Gigi Culla, politologo, massmediologo, sociologo e stupratore seriale. Ecco i suoi 5 nomi:
SILVIO BERLUSCONI- L’insospettabile. In un’ottica di ringiovanimento del partito, il nome nuovo è senza dubbio il suo. Leader della coalizione di centrodestra da soli 17 anni, rappresenta un’alternativa credibile alla fine del mondo, al suicidio di massa e, secondo alcuni analisti politici, anche alla dittatura militare. I ceti medi, messi in ginocchio dalla crisi, dovrebbero assicurargli la rielezione a patto che vengano varate entro fine legislatura le misure sulla crescita da cui si parla da tempo: il processo breve, la legge sulle intercettazioni e la prescrizione live.
ANGELINO ALFANO- Il delfino. Segretario di partito, siciliano di nascita, sosia raccapricciante di Gigi d’Alessio, l’Alfano nazionale si è fatto apprezzare per la sua forte personalità. Una volta ad esempio, quando il Cavaliere lo invitò a cena per discutere del processo breve, lui rifiutò fermamente di mangiare il contorno. Nell’ambiente è noto come “il delfino” perché sta zitto ed emette versi. Potrebbe essere lui il candidato del centrodestra qualora Berlusconi decida di lasciare, finisca inaspettatamente in galera o scappi ad Hammamet. O lasci perché finito in galera ad Hammamet.
MARA CARFAGNA-  La meritevole. Ha iniziato la sua carriera come soubrette al bagaglino e ora continua la sua carriera come soubrette al Ministero delle pari opportunità. La sua candidatura potrebbe rappresentare una svolta epocale per quelle persone che hanno sempre sognato di masturbarsi pensando al Presidente del Consiglio ma che proprio non ce la fanno a farsi le pippe su Berlusconi.
MASSIMO D’ALEMA- Calamità. E’ noto a tutti che il Pdl si trova in un mare di merda. Per questo motivo, data la sua esperienza, il Massimo nazionale potrebbe rappresentare il nome giusto su cui concentrare le responsabilità di una sicura sconfitta.
IL PALO DELLA LUCE- L’outsider. Ha più personalità di Alfano, dice meno cazzate di Berlusconi, non è irritante come D’Alema e non suscita istinti lascivi come la Carfagna. E anche lui conosce Bisignani. Da tener d’occhio.
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