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Le prove invalsi? Da bocciare: ecco perchè.

Creato il 11 febbraio 2015 da Pedagogika2
L’operato dell’Invalsi? È da bocciare, perché “i suoi esperti agiscono su una base di una visione così autoreferenziale”, al punto di “essere chiusa a qualsiasi confronto propriamente detto” o al massimo disposta ad interagire solo con interlocutori “addomesticati”. A sostenerlo è il professor Giorgio Israel, matematico dell'Università "La Sapienza" di Roma, con un intervento on line dal titolo "Sono utili le prove invalsi?", realizzato in corrispondenza del convegno "In classe ho un bambino che ... ", organizzato dalla casa editrice "Giunti Scuola" svolto a Firenze il 6 e 7 febbraio 2015.Non potendo partecipare direttamente, per un malessere fisico, Israel ha fatto conoscere il suo pensiero via web.“Non ho nulla a priori contro l’Invalsi o le prove Invalsi”, né tantomeno contro la valutazione, spiega l’accademico: “ma davvero si vuole far credere che la valutazione sia una scoperta dei nostri giorni? Sarebbe una dimostrazione di ignoranza o malafede davvero sconcertante”. “Come se fino adesso fosse tutto stato legato all’arbitrio”, ha detto ancora il docente universitario.Israel, inoltre, negli anni ha prodotto una lunga lista “di test criticabili” e dai “contenuti significativi su cosa non si dovrebbe fare: ma non ho mai ricevuto alcuna risposta”. Per poi chiedere ironicamente: “cosa volete che si possa discutere in queste condizioni? La speranza è che” finalmente “spalanchino le finestre: questo modo di procedere è il massimo dell’arbitrio”.Il punto è che “se la funzione" dell'Invalsi "è quella di sostituirsi pian piano alla funzione valutativa dell’insegnante”, invece “assolutamente inespugnabile”, allora “non ci siamo proprio. Penso all’inserimento della prova nell’esame di terza media: non c’è bisogno di essere un grande epistemologo per capire che” con questa prova si arriva a “conturbare l’esito dell’esame” e, ancora peggio, a “stimolare insegnanti e studenti a studiare una nuova materia: i test”.
 

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