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Le sirene non esistono, è ufficiale.

Da Cristina2012

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Le sirene non esistono, è scientificamente provato.
Un recente comunicato dell’istituto nazionale oceanografico degli Stati Uniti ha spiegato ai cittadini che non esiste alcuna evidenza dell’esistenza di umanoidi acquatici( sirene), intervenendo dopo una docu-fiction che annunciava di avere prove certe.

Nei giorni scorsi, un nuovo annuncio è partito da un altro prestigioso ed autorevole centro americano: addirittura il National Oceanic and Atmospheric Administration  ha spiegato che mai «Nessuna prova di umanoidi acquatici è stata trovata».

E così la “notizia” che le sirene non esistono diventa ufficiale, tra i leciti sghignazzi di chi si soffermerà ad interrogarsi sull’utilità di divulgare un’affermazione riguardante creature mitologiche (e a cui gli stessi antichi guardavano certamente con molta meno ingenuità di quella che comunemente viene loro attribuita dalla boriosa “onniscienza” dei contemporanei): anche se in realtà il comunicato si era reso necessario e le motivazioni illustrano chiaramente questa esigenza.

Proprio pochi giorni prima della “strabiliante rivelazione” del NOAA, infatti, andava in onda sull’emittente televisiva Animal Planet un curioso documentario dal titolo inequivocabile: Mermaids: The Body Found, Sirene, il corpo trovato. Obiettivo del programma soffermarsi quel «nocciolo di verità che giace sotto la leggenda delle sirene»: come è leggibile dalla presentazione del servizio, si tratta di «uno speciale di due ore di fiction scientifica basata su eventi reali e teorie scientifiche».

Quando Omero fa transitare la nave Ulisse dinanzi alla mortifera isoletta dove si trovano le sirene – qui l’eroe adotta il famoso stratagemma affinché egli ed i suoi uomini non cedano al canto irresistibile che uccide gli sventurati ammaliati – non si sofferma sulla descrizione delle figure: trattandosi, infatti, di un mito antico e conosciuto è assai probabile che le fattezze morfologiche degli esseri fossero note a tutti. Tuttavia, è ben noto agli studiosi che le sirene dell’antica Grecia avevano la propria testa di donna poggiata sul corpo di un uccello: lo attesta una discretamente ricca produzione artistica ed un’altra fonte letteraria che, seppur di molto successiva ai tempi del “poeta cieco”.

Il suicidio delle sirene dopo il passaggio di Ulisse: secondo alcuni, la confusione con l’ibrido donna-pesce nascerebbe proprio da tale episodio mitico.

Gli eroi culturali – Anche Apollonio Rodio, infatti, nel III secolo a. C. portò un equipaggio, quello degli argonauti, in salvo dall’incanto delle sirene: fu la cetra di Orfeo, in quel caso, a sovrastare il canto delle creature. È in quell’occasione che una descrizione scritta e dettagliata illumina sul dettaglio, per altro conoscibile attraverso alcune rappresentazioni come statue e pitture vascolari, di quel mostruoso corpo donna-uccello che le tradizioni successive avrebbero trasformato in ibridi ittiomorfi.

Molta confusione è stata fatta a proposito della mitologica creatura che, nella contemporaneità, ha perso del tutto l’aspetto ornitomorfo diventando praticamente una graziosa fanciulla con la coda di pesce: le sovrapposizioni rilevate già a partire dai bestiari medioevali, attraverso traduzioni e riedizioni, hanno contribuito a mutare le caratteristiche originarie del mito.

Un mito a cui, sia ben chiaro, gli antichi non credevano di certo ciecamente come delle persone rozze ed ingenue: negli episodi delle sirene è esemplificata l’immagine della civiltà e della cultura, incarnata da Orfeo ed Ulisse, che si contrappone alla barbarie della bestialità delle creature che ancora preservavano fattezze animali.

Fonte: Popoli e Culture

di Nadia Vitali

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