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Le tradizioni di Nonna Pina

Da Alice4161
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Buon pomeriggio a tutti!!Oggi niente ricetta ma voglio mostrarvi tramite fotografia la tradizione nel periodo invernale della Nonna Pina.
Bisogna dire che le cose sono cambiate tantissimo.Vi racconto le usanze come fa sempre la Nonna Pina quando ricorda i tempi passati.
Si usava nel mese di Ottobre acquistare il maiale,già di 5-6 mesi,si lasciava crescere e a febbraio,quindi quando il maialino aveva compiuto circa 1 anno,si macellava.Da qui si entrava nel vivo della tradizione.
La domenica mattina dopo che gli uomini della famiglia macellavano e sezionavano la carne,le donne preparavano il soffritto,con il fegato,la pancetta,la "corata",le costine,pomodori pelati,i peperoncini e la cipolla,che veniva rigorosamente cotto nel camino.Quando tutto era pronto la famiglia si riuniva attorno al tavolo e si mangiava in allegria.Nel pomeriggio si procedeva ad organizzare il necessario per preparare il giorno dopo,i salami,i capicolli e i lardi.Quindi si tagliava la carne,si lavavano accuratamente le budella e alla sera si effettuava la salatura.La mattina del martedì si preparava la " cardara delle frittole" quindi in una pentola di rame profonda si rivestiva l'interno con i grassi del maiale,si aggiungevano altri pezzi di carne come costine,orecchie,muso,zampe ed infine si univano le "frittole"..cioè la cotenna...nel frattempo in un'altra stanza,adibita appositamente,si disponeva la cenere a cerchio dove si sarebbe adagiata "la cardara"e attorno a questa si sistemavano le braci...si lasciava cuocere il tutto per 9 ore circa.La "cardara"era pronta quando il grasso era completamente sciolto e la carne cotta.
A questo punto si divideva il contenuto per i vari utilizzi..quindi come prima cosa si prelevava il "fiore" del grasso(cioè lo strutto...vedi sotto)..e si sistemava nei vasetti,poi serviva la carne da mangiare tutti insieme e come ultimo con tutti i pezzetti rimasti si riempivano i vasetti per fare le "micciunate"..in italiano ciccioli.
Presente sulla tavola anche il sanguinaccio.Veniva e viene preparato come una torta..praticamente con una sfoglia si foderava una padella e all'interno si versava un composto di sangue di maiale,vino cotto,zucchero e caffè.Si copriva con un coperchio e sia sopra che sotto la padella si adagiavano le braci.
Praticamente si trattava di una grande festa che riuniva con spensieratezza tutta la famiglia...senza tutte le problematiche odierne.
Al giorno d'oggi queste tradizioni sono presenti,non con la stessa frequenza di allora,per lo più nelle campagne del sud.
Per mantenere vive queste usanze mia nonna continua a preparare da lei salami,capicolli,lardi...ecc acquistando la carne appena macellata da un contadino,macellaio,di fiducia. Riproponendo con un metodo "moderno" la preparazione della cardara delle frittole.Lei utilizza al posto della classica pentola in rame una in alluminio e cuoce il tutto sul fuoco a gas.Ecco una piccola sequenza.
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Questo il risultato finale.
Le tradizioni di Nonna Pina
In queste due foto si può vedere il vasetto della "sugna".
Prima si mette il grasso nel vasetto e una volta raffreddato si solidifica e si ottiene lo strutto.
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Spero di non avervi annoiato.
Inutile non notare nei racconti della mia Nonnina la nostalgia di quei momenti che nonostante,gli avvenimenti storici,le fan brillare di gioia i suoi dolci occhi.
Grazie alla collaborazione della Nonna Pina e Mamma Rosalba.
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Ed infine vi voglio render partecipi delle mie nuove collaborazioni con due noti marchi.
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