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Le vite degli altri - Astrid

Da Giulietta88
Le vite degli altri - Astrid
Astrid stava contando i minuti che la separavano da colui che amava. Era passato quasi un mese dall' ultima volta che erano stati insieme e lei sentiva di aver bisogno di quella persona più dell' aria stessa. Respirava affannata.Il profumo della sua pelle stava svanendo dai suoi ricordi ma sapeva che non appena lo avrebbe abbracciato quell' odore familiare l' avrebbe pervasa inondandola di piacere.  Astrid non aveva mai provato tanto desiderio in vita sua. Era eccitata alla sola idea di poterlo anche solo rivedere. Nessuno poteva capire quel sentimento sconfinato che le invadeva l' anima.Era nervosa, agitata e sentiva la pelle che la stringeva come se addosso avesse un vestito di quando era bambina, anche se ormai bambina non lo era più. Il suo cuore era come una pianta che si stava seccando alla luce del sole e il suo spirito lentamente si stava spegnendo come una fiamma senza ossigeno. Non avvertiva più il sapore del buon cibo, l' acqua le scivolava via senza rinfrescarla. Il desiderio era l' unica cosa che la teneva in vita, non pensava ad altro. Continuava a ricordare quell' uomo, i lineamenti del suo viso, i muscoli delle spalle e delle braccia che tante volte l' avevano tenuta stretta, il suo fondo schiena perfetto e la sua pelle ruvida e morbida allo stesso tempo. Quelle immagini tormentavano Astrid anche durante le sue notti insonni.Manca poco, continuava a ripetersi. 
Lei non ce la faceva più, percepiva un vulcano di emozioni dentro di sé e non seppe resistere. La sua mano scivolò lungo il suo ventre e dei brividi cominciarono ad avvolgerla. Le coperte la proteggevano dal suo stesso pudore e d' un tratto divenne rossa in viso. I pensieri che le martellavano la testa stavano prendendo possesso del suo corpo e lei inerte si lasciò andare. Non c'è nulla di male, pensò. Lui era nella sua mente e non se ne voleva andare, all' improvviso ricordò la prima volta che avevano fatto l' amore e quell' immagine la fece sospirare e sussultare. Non aveva mai perso il controllo, non si era mai sentita così in balia delle sue emozioni ma anziché fermarsi quel gioco cominciò a piacerle.Pensava che glielo avrebbe raccontato non appena sarebbero rimasti soli e non vedeva l' ora di guardarlo mentre si eccitava al pensiero di quello che lei aveva fatto fantasticando su di lui.Si, era perfetto e già poteva immaginarsi la scena. Loro due che finalmente potevano ritrovarsi. Un letto e i loro corpi che si univano suggellando quel sentimento che li legava.Astrid emise un gemito e subito si tappò la bocca. Non era sola in casa. Si addormentò col sorriso sulle labbra.

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