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Oggi è stata la festa del papà, ma per i romani del quartiere Trionfale (a due passi da San Pietro), dove è nato ed è vissuto mio marito fino a quando ci siamo sposati e dove anch'io ho abitato i primi anni della mia infanzia, oggi è la festa di San Giuseppe.
Fino ad una trentina di anni fa in occasione di questa festività dalla Basilica Minore Romana di San Giuseppe (che era appunto la parrocchia del quartiere) partiva la processione in onore del Santo e sulla Via Andrea Doria, proprio dove abitava mio marito, era un brulichio di persone che si affollavano intorno ai banchetti dei "frittellari" che friggevano bignè e frittelle. Durante la processione venivano cantati dei versi scritti dall'attore romano Checco Durante a cui poi seguiva la richiesta di una grazia:
“San Giuseppe frittellaro
tanto bòno e tanto caro
tu che sei così potente
d'aiuta' la pòra gente
tutti pieni de speranza
te spedìmo quest'istanza”.
Non a caso quando da piccolina macchiavo disgraziatamente di grasso un quaderno di scuola con la merenda che avevo nella cartella (una ciambella o della "pizza bianca") il mio papà mi prendeva in giro chiamandomi "San Giuseppe frittellaro" !
Era un'occasione di festa per i bambini tra palloncini colorati e giostre, ma anche per gli adulti, con gare di ciclisti che dovevano rimanere in equilibrio a bicicletta ferma.
Con il tempo la festa si è ridimensionata, la processione è rimasta ma il clima festoso e popolare di allora non c'è più, vengono pochissimi ambulanti che vendono i soliti dolciumi che potete trovare in ogni sagra.
Il tipico dolce romano per San Giuseppe è quindi il bignè fritto strabordante di golosa crema, godurioso ma un pochino pesante.
Fare i bignè al forno non dà lo stesso squisito risultato e così ho tradito le mie tradizioni e quest'anno ho voluto preparare le "zeppole napoletane di San Giuseppe" al forno.
D'altronde anche le zeppole napoletane si rifanno alle frittelle di frumento che nell'antica Roma si friggevano il 17 marzo per i Lupercalia (la fine dell'anno) durante i quali con i falò si bruciavano i resti del raccolto dell'anno passato.
Veniamo quindi alla ricetta.
Con queste dosi ho ottenute circa 30 zeppole medie.
Ingredienti per le zeppole:
250 ml di acqua
150 gr di farina 00
70 gr di burro
40 gr di zucchero
4 uova
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone
Per la crema pasticcera (che dovrà essere piuttosto soda):
500 gr di latte profumato con la scorza di limone
5 tuorli d'uovo
160 gr di zucchero
80 gr di farina
In una pentola ho messo l'acqua, il burro ed il sale.
Ho portato tutto ad ebollizione............
...........quindi ho tolto dal fuoco ed aggiunto tutta d'un colpo la farina setacciata mescolando bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una palla.
Ho quindi rimesso sul fuoco continuando a girare con il mestolo fino a che non si forma una leggera velatura sul fondo del tegame e si sente l'impasto friggere.
Ho quindi messo a freddare l'impasto ottenuto in una ciotola........
....aggiungendo lo zucchero (che avrei potuto anche far sciogliere all'inizio insieme all'acqua).
Ho quindi incorporato un uovo alla volta con la frusta, non aggiungendo l'uovo successivo fino a che il precedente non era stato completamente assorbito.
Con la sac à poche ed un beccuccio a stella ho formato le zeppole con 3 giri sulla teglia ricoperta di carta da forno, lasciando qualche centimetro tra una zeppola e l'altra.
Ho quindi fatto cuocere per 10 minuti a 160° e altri 25 circa a 140° fino a quando le zeppole non sono ben gonfie e colorate.
Mentre le zeppole si raffreddavano ho preparato la crema pasticcera nel modo classico ottenendo questo risultato.
Quando anche la crema pasticcera si è freddata ho cosparso le zeppole con zucchero a velo, ho poi guarnito con la crema pasticcera con l'aiuto di una sac à poche e un beccuccio a stella e per ultima una amarena sciroppata a completare.
Vi assicuro che sono deliziosamente leggere e non fanno rimpiangere affatto le più caloriche zeppole fritte.
Sono ancora in tempo per fare gli auguri a tutti i Giuseppe e Giuseppina (o Beppa come la mia nonna) e permettetemi un pensiero affettuoso al mi' babbo che ho perso da tantissimo tempo ma che sento sempre accanto a me!
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