Fare la scelta di alimentarsi riducendo il consumo di proteine animali significa anche scegliere di mangiare prodotti caseari più leggeri.
Fra questi sicuramente la ricotta. Questa, tecnicamente, non è un formaggio. Infatti, mentre il formaggio si ottiene dal latte, per fare la ricotta si usa il siero, quel liquido giallastro che rimane dopo che il latte è stato lavorato per ottenere il formaggio.
Per tale motivo è più leggera dei normali formaggi (1 etto di ricotta vaccina contiene circa 11 g di grassi e dà meno di 150 calorie contro i 23 g di grassi e le 280 calorie di 1 etto di crescenza), ma è comunque un’ottima fonte di proteine nobili, rese particolarmente assimilabili grazie al riscaldamento subìto nella lavorazione.
Contiene anche inoltre una buona dose di calcio (80 g di ricotta fresca vaccina per coprire il 25% circa del fabbisogno giornaliero di un bambino), fosforo e vitamine B1 e A ed è facilmente digeribile.
E’ importante che la ricotta venga mangiata freschissima, in quanto tende rapidamente ad inacidire, considerando anche che l’alta percentuale di acqua la rende facilmente attaccabile dai microrganismi.