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Questo weekend appena passato è stato molto stressante ma altrettanto emozionante. Sono partita sabato mattina con destinazione Como e sono tornata a casa domenica sera. Dovevo partecipare alla Prima Comunione dei miei nipotini: Edoardo e Nicholas. Eh sì, due gemelli! Questi due monelli, insieme a Kevin, sono i figli di mio fratello.
Ma partiamo dal principio..
Io ho sempre vissuto da figlia unica, come potete leggere in questo mio vecchio post. Non ho mai saputo cosa volesse dire avere un fratello/sorella con cui dividere gioie, dolori e, soprattutto, mamma e papà.
Una sera però, qualche giorno prima dei miei esami di terza media, mia madre decise che era arrivato il momento per ...........
Mamma: "Come la prendessi se scoprissi di avere un fratello o una sorella?"
Io: "Beh..Bene credo! Perchè?"
Era forse incinta mia mamma?? No. E non si trattava nemmeno di figli suoi.
Mamma: "Perchè li hai!"
In breve, mio padre aveva avuto due figli da un precedente matrimonio, matrimonio di cui io non ero a conoscenza a causa dei pessimi rapporti rimasti tra lui e l'ex moglie. E soprattutto perchè, quest'ultima, era scappata e lo aveva privato della gioia di poter vedere i propri figli, facendo credere loro che era stato lui a volersene andare di casa. No, non era così. Lei aveva, da parecchi anni, un altro uomo. Dopo 18 anni di silenzio, un lontano cugino decise di mettere in contatto i due figli, ormai adulti, con il padre. Non sapendo come avrebbero potuto reagire alla notizia di avere una "sorellina" e al desiderio di rimettersi in contatto, i miei genitori aspettarono di essere sicuri della loro reazione positiva prima di comunicarmi la notizia.
Iniziò così la mia vita da sorella minore.
Visti i chilometri di distanza che separano Verona e Como, ci riesce difficoltoso vederci spesso quindi, in occasioni speciali come ad esempio la Prima Comunione, riusciamo a trascorrere un po' di tempo insieme. Se, da un lato, ho un rapporto bellissimo con mio fratello, dall'altro non posso dire la stessa cosa di quello con mia sorella. Mi chiedo spesso per quale motivo e, l'unica risposta che sono riuscita a trovare è che, essendo cresciuta con la madre, ha vissuto nella convinzione che il papà l'avesse abbandonata per andare a creare una nuova famiglia con un'altra figlia. Questa è l'unica motivazione che sono riuscita a trovare. Una sorta di gelosia nei miei confronti e di disappunto nei confronti di mio, anzi nostro, padre. Del resto, la mamma è sempre la mamma! Mio fratello invece, una volta sentita l'altra campana, ha riunito i pezzettini del puzzle e rotto i rapporti con la persona che l'aveva privato per 18 lunghi anni del padre.
Ecco, dicevo? Ah, la Comunione! Sì insomma, sono andata a casa di mio fratello questo weekend per riuscire a partecipare alla Messa e al pranzo della domenica. Per ovvi motivi, mio padre non ha partecipato. In quei due giorni, mio fratello mi ha fatto visitare alcuni luoghi che frequenta e fatto conoscere molte persone. "Lei è mia sorella" diceva orgoglioso a tutti. Non immaginate il piacere e l'emozione che questa frase suscitava e suscita anche adesso in me. Adoro sentire queste parole. Mi sono mancate negli anni in cui non ero al corrente di non essere figlia unica. E' bellissimo sapere di poter contare su un fratello maggiore nonostante i 20 anni d'età che ci separano. Vorrei che anche mia sorella, un giorno, mi presentasse ai suoi amici esclamando felice "Lei è mia sorella!", ma purtroppo penso non accadrà mai.
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