Il patto del nazareno è un accordo tra furbi: non ha niente di un classico accordo politico tra leader di partiti.
Di mezzo ci sono solo accordi economici, interessi privati, salvacondotti per agibilità politiche che, in Italia, significa solo usare la politica per fare meglio i propri affari.
In questo patto del nazareno ci si parla così: io ti faccio una legge sul falso in bilancio e con le soglie di impunità per l'evasione, e tu mi appoggi la riforma costituzionale.
Tu mi tieni il brocio per l'elezione del presidente e io faccio finta di voler toccare la Gasparri.
Tu mi lanci un'Opa su Rai Way (strano, visto che il Tesoro ha detto di voler rimanere sempre con la quota di maggioranza) e io faccio finta di cadere dalle nuvole bloccando la tua manovra.
E nel frattempo si approvano le riforme tanto sognate dal centro destra berlusconiano: l'eliminazione dell'articolo 18, la responsabilità civile dei magistrati, il bavaglio per la stampa ..
Nei tempi in cui viviamo i due blocchi di potere che comandano in Parlamento (e su la stampa evita di fare il suo dovere di informazione) comunicano così.
Si deve fare la legge sul falso in bilancio? Il ministro Orlando dice che è pronta. E poi si fa melina in commissione.Si deve fare la legge contro la corruzione? Sono tutti d'accordo, a parole. Ma poi è solo il M5S che approva un emendamento in commissione (che dovrà passare alle camere) per innalzare le pene.
Mentre il paese affonda, siamo qui a discutere ancora della solita guerra delle TV, dove tutti sono colpevoli oggi. Anche Bersani che ai tempi, non ha fatto nulla per risolvere la questione del monopolio televisivo.
E' un gioco sulla nostra pelle: a Mediaset non interessa arrivate alla maggioranza. Il conflitto di interesse esiste già ora, per la posizione di Berlusconi come editore, come politico (e come condannato).