Buongiorno Presidente,
le scrivo in privato perché è proprio lì che la sua lettera di stamane sul Cittadino mi ha colpito: nel privato.
Da quattro mesi dedico la maggior parte del mio tempo libero alla lotta contro l’inceneritore, sottraendo ore, serate, week-end interi alla mia famiglia, ai miei affetti, alle mie passioni.
L’ho dovuto fare, sa Presidente, perché non c’era nessun altro a farlo in vece mia.
Faccio parte del Comitato CasaleRespira, quello stesso comitato che lei, nella sua lettera (come in altre occasioni), non si nemmeno degnato di citare e di ringraziare.
Basta poco, tante volte, per fare bella figura, ma ne basta ancora meno, in altri casi, per farne una pessima.
Perché sa, noi tutti ce lo ricordiamo bene il suo comunicato stampa sul sito della Provincia. Parole che ancora bruciano, perché hanno tutto il sapore della solitudine di una città tradita dai suoi governanti che dovrebbero di fatto invece proteggerla e tutelarla.
La informo, nel caso questa sfumatura le sfugga, che a noi cittadini delle vostre scaramucce tra guelfi e ghibellini importa poco: delle diatribe politiche, dei tiri alla fune (in cui i leghisti, tra l’altro, non eccellono) o dei salti acrobatici tra una ripicca e una rivendicazione, tutti infervorati ad appuntarsi per primi sul petto tronfio la medaglia del miglior vitello della contea.
In questi quattro mesi, NOI del Comitato CasaleRespira abbiamo raccolto le firme, NOI abbiamo informato la cittadinanza con incontri pubblici, NOI abbiamo preparato la documentazione tecnica a contestazione dell’impianto, NOI abbiamo creato una sito e aperto una pagina di confronto su facebook (confronto, questo sconosciuto); NOI abbiamo volantinato e MENDICATO porta a porta incontri con le istituzioni; NOI abbiamo monitorato l’iter della pratica, NOI abbiamo chiesto alla Commissione Ambiente l’archiviazione dell’istanza Elcon, mentre Cavalli e Santantonio hanno presentato poi la lettera di richiesta.
Archiviazione concessa perché dovuta, non certo – voglio sperare, se c’è qualche istituzione ancora pulita – perché qualcuno ha messo una buona parola o fatto pressioni (anche se so bene di poter essere smentita su questo punto).
Di tutto questo non c’è traccia nella sua lettera.
Non ne faccio una questione etica, per carità.
E nemmeno di correttezza o fair play, che in politica – posso ben capire – passa in secondo piano rispetto ai punti che si riescono ad accumulare sul proprio personalissimo pallottoliere.
Ma si tratta principalmente di eleganza.
Ecco Presidente, lei è stato davvero poco elegante.
L’impressione che ha dato – e guardi che molti cittadini di Casale ormai si sono svegliati – è quella di aver rubato la marmellata, come un lazzarone qualsiasi.
Lavorare in silenzio, così come lei sostiene di aver fatto, e poi arrivare con un tuffo a bomba su un palco già pronto sa che effetto fa? Come di quello che vuole rubare la scena, una scena non sua.
Che però, mi permetta, è un comportamento degno di una Drag Queen, e non di un Presidente di Provincia.
La mia speranza, da cittadina che si è fatta un culo a capanna (francesismo che le assicuro di potermi permettere), è di vederla al nostro fianco per le prossime battaglie di questa guerra comune contro la Elcon.
Spero che le sue prossime lettere non siano più onanismo autoreferenziale, ma un reale conferimento di merito che la cittadinanza le saprà riconoscere e attribuire: perché noi cittadini senza le istituzioni non andremmo da nessuna parte, ma voi, senza di noi, andreste ancora meno lontano.
Mi raccomando, Presidente, più stile la prossima volta.
Elena Torresani
(inviata per e-mail mercoledì 27 luglio 2011)