Spesso non pensiamo a cosa mettiamo ai piedi. Troppe volte partiamo dall’abito e trascuriamo l’accessorio per eccellenza che, se scelto a cuor leggero, può avvelenare il nostro look: le scarpe. Con loro entriamo letteralmente nelle mille dimensioni quotidiane. È solo grazie a loro che un insipido outfit può trasformarsi in un capolavoro di contemporanea bellezza.
La collezione Primavera-Estate 2014 di Trenta7, brand figlio dell’intuizione della romana Eleonora Moccia, è scevra da ogni abbellimento fine a se stesso. È contrasto geometrico che gioca sulla dualità di calzature in cui convive tanto il maschile, quanto il femminile. Limen, ovvero soglia, è il concetto dal quale Trenta7 parte per esplorare lo spazio che calpesterà, in cui i confini sono imprecisi e tutti da scoprire.
Limen non è solo uno spazio che ci lasciamo alle spalle, ma anche uno spazio da esplorare. La soglia può essere un ingresso, oltre che un’uscita: un luogo di congiungimento di elementi così diversi, eppure così eterogenei. Una fusione perfetta. Un incontro definitivo.
Ecco allora che prende vita una collezione che si staglia sui contrasti delle leggerezze tanto severe quanto dolci, sulle geometrie decise che danno vita a soluzioni stilistiche uniche nel loro genere.
Decostruzione, affinché si possa costruire ex-novo. Ingresso in una nuova dimensione: nuovi codici stilistici raccontano di calzature interrotte, che lasciano scoperta la metà del piede. Non esiste femminino, c’è solo una nuova interpretazione di genere. Il sandalo, principe della stagione, torna a nuova vita, grazie alla preziosità dei materiali e alle fenditure verticali che si aprono sulla sua pelle. La palette cromatica non sorprende: beige, nero, bianco. Trasparenze in pvc. Eppure la forza di queste nuances, così basiche e minimali, sta nella loro pienezza. Perché, spesso, si ha molto da dire pur non urlando a squarcia gola.
Torna, infine, l’iconica chiusura a cartella, ormai marchio di fabbrica di Eleonora Moccia, che dona alla collezione un sapore vagamente student e si innesta alla perfezione nella qualità di calzature totalmente made in Italy, nate dall’esperienza e dalle mani magiche del distretto calzaturiero marchigiano.
Limen fa scuola. E riscrive le regole del footwear guardando a un futuro non troppo lontano.
Andrea Pesaola
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