Magazine Media e Comunicazione

Live con Beatrice Vio

Creato il 13 ottobre 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Live con Beatrice VioPomeriggio d’intrattenimento televisivo senza perdere di vista l’informazione nel rotocalco quotidiano, in diretta, Cristina Parodi Live su La7. Ospiti, giornalisti, rubriche, chiacchiere, sono gli ingredienti che la padrona di studio  tiene amabilmente assieme. Protagonista del pomeriggio:  Beatrice Vio, 15 anni, una promessa della scherma paraolimpica. A 11, per le complicazioni di una meningite, le sono stati amputati gli arti. È l’unica al mondo a tirare in carrozzina senza braccia e gambe. Non ha potuto qualificarsi per i Giochi 2012. Ma ha fatto la tedofora. Una storia di amore e coraggio. L’amputazione degli arti non ha frenato la sua energia, è una campionessa di scherma che vuole cimentarsi anche nell’atletica. Il padre intervistato, dice di lei: ” Non vuole mai fermarsi, non riesce a stare ferma”!

Live con Beatrice Vio
In effetti, il gioioso vulcano che entra in studio, accompagnato dalla madre, è stato provato dalla vita, ma non ha perso la gioia di vivere. “Oggi con le protesi riesco a fare un sacco di cose e, soprattutto, ho ripreso a tirare di scherma! Ho ricominciato in carrozzina, infilando il fioretto nel braccio. Bhè non riesco a usare le forbici, ma ci provo”!

Dopo 104 giorni di ricovero è uscita dall’ospedale e ha ricominciato a fare sport, ora è una meravigliosa atleta che dall’attività fisica, trae  forza e  determinazione. I medici le hanno salvato la vita, ma hanno dovuto amputarle braccia e gambe. Ha subito innumerevoli operazioni, anche alla pelle, la malattia le ha lasciato dei segni molto visibili. Uscita dall’ospedale è subito tornata in pedana a tirare di scherma, questa volta su una carrozzella e con le protesi. Aiutata dallo sport, dalla sua splendida famiglia e dagli amici, Beatrice ha ripreso a coltivare tutti i suoi interessi, sempre con il sorriso. Voleva partecipare già quest’anno ai Giochi, ma a soli 15 anni è stata considerata troppo giovane, e allora il suo obiettivo sono le Olimpiadi di Rio 2016. Non prima di aver vinto la medaglia d’argento ai Mondiali appena terminati a Varsavia, dopo che quest’anno ha già portato a casa un altro argento contro atleti più grandi di lei.  Niente è impossibile per Bebe.  “Lo sport mi riempie la vita e poi ti sfoghi e ti diverti, ti senti potente ed è bello. E poi, non amo perdere”!

Grande amica di Pistorius, da poco, usa le stesse protesi. Si sono scambiati una scommessa, lui la scherma, lei l’atletica. E lei, ovviamente, è stata di parola. Adesso Bebe ha cominciato anche con l’atletica, dove è allenata dal tecnico della nazionale paralimpica Alessandro Kuris che si è detto stupito dai suoi risultati. “In realtà ho appena cominciato – spiega Bebe -, devo farmi ancora tanto fiato, ma è un’emozione fantastica correre e sentirsi il vento tra i capelli”.

Live con Beatrice Vio
Vitale, gioiosa, adorabilmete peperina ha preso la vita per il verso giusto ma, con la leggerezza che la rende unica. È un messaggio vivente di positività, coraggio ed energia. Forse è proprio così che si affrontano i drammi della vita, con grinta e gioia. Dietro un visetto sbarazzino emerge una volontà che commuove. Il suo motto: “La vita è una figata – ride – me lo dico ogni mattina”. Ha dovuto conquistarsi tutto con più fatica degli altri, ma sprizza entusiasmo e altruismo, e alla domanda : ” Come ci si sente a essere di esempio per molti giovani? – risponde, ridendo – “Un esempio non lo so, di sicuro vorrei cercare sensibilizzare più ragazzi possibili. Dalla mia esperienza i miei genitori hanno creato Art4sport, un’associazione nata per dare protesi e carrozzina ai ragazzi amputati perché lo sport, spesso, è terapeutico”.

Questa è Bebe!

Live con Beatrice Vio
A Cristina Parodi Live le sorelle d’Italia commentano la storia di Bebe raccontando come Spagna e Danimarca siano Paesi all’avanguardia alle politiche dei disabili, e la penisola iberica abbia conquistato diverse medaglie alle paralimpiadi. Esma Cakir afferma invece che nonostante il 10% della popolazione sia invalida, la Turchia è ancora arretrata nell’abbattimento delle barriere architettoniche. E l’Italia?  Ha ancora tanto da fare sulle politiche dei disabili che, purtroppo,  non ricevono aiuti o sensibilità adeguate.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :