Quando un paio di estati fa Nikola Pekovic attraversò l’Atlantico per approdare in NBA, qualcuno storse il naso: troppo basso e troppo poco atletico, queste erano le accuse che gli venivano appuntate. Effettivamente la stagione scorsa, quella da rookie, il Montenegrino non ha trovato moltissimo spazio, ritagliandosi 11 minuti di media, statistica però leggermente falsata dalle assenze dei pari ruolo. Ad ogni modo Pek ha sempre dimostrato la sua estrema concretezza viaggiando a 5.5 minuti tirando con più del 50% dal campo. Durante il lockout poi Pekovic ha fatto ritorno a quel Partizan che fu suo già dal 2005 al 2008, ritrovando feeling con la palla a spicchi dopo un Europeo solo mediocre.
In Eurolega il centro nativo di Bijelo Polje ha trascinato la squadra serba con 15.4 punti di media, facendosi trovare così più che pronto per l’inizio della stagione NBA. Ci sono volute una decina di gare a Pekovic per conquistare il quintetto base dei T-Wolves, ma ora i risultati si vedono: nelle dieci gare in cui è stato nello starting five, Pek sta infilando 14.9 punti e catturando anche 9.8 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Ormai l’ex Buducnost ha trovato una tale confidenza da essere diventato uno dei preferiti del pubblico del Target Center che lo ha soprannominato “Bulldozer“, come Bud Spencer in una delle pietre miliari della sua bacheca personale.
Pekovic con Love si accoppia benissimo giocando spazi completamente diversi, l’intesa con Rubio è quasi naturale, e la sua forza mentale e fisica in questo momento lo rende uno dei centri più efficaci in circolazione. Le cifre sono tutte dalla sua parte: nelle ultime cinque gare il montenegrino sta piazzando cifre quasi da All Star con 16.4 punti e 10.4 rimbalzi in 31 minuti a sera… niente male per uno che solo due settimane fa era considerato la riserva di Darko Milicic.
Se i T-Wolves sono ad un passo dai playoff nella tremenda Western Conference, parte del merito è anche di Nikola Pekovic, “The Montenegrin Bulldozer”!