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Londra - the traffic light

Da Hombre @LaLineadHombre
GREEN
Siamo sullo Stanstead Express, in arrivo a Londra, e giunge la notizia della Fiorentina che batte la Roma, evvai!
In città si respira già un'aria olimpica.
Piove, ma anche quando piove Londra ha il suo fascino e non ti lascia mai in braghe di tela. Millemila musei, librerie, gallerie, teatri sono pronti ad accoglierti all'asciutto, spesso anche aggratis.
Il Lem, la Capsula dell'Apollo 10, la locomotiva di Stephenson al museo delle Scienze, sempre gratis. La Magna Charta, i quaderni di Leonardo, l'Alice di Carroll e il St Cuthbert Gospel alla British Library, sempre gratis.
La cultura non la paghi a Londra, la sostieni se vuoi.
Ah, se potete, spargete le mie ceneri nella Great Court del British, sotto a quel tetto.
Ma la cultura non è tutto, ci siamo divertiti sulle tracce di Harry Potter, visitando le location di famosi film o inseguendo le briciole di pane lasciate dai Beatles.
Londra - the traffic lightDinosauri, e ho detto tutto, con bambini al seguito non è davvero un problema stilare un programma che li accontenti.
Alla Tate ho visto idee stepitose realizzate con ingegno, come questa.
In giro si può mangiare italiano, cinese, greco, turco, giapponese, indiano, francese e tutto questo in cento metri di strada.
Continua a piovere ma davanti a St Paul puoi comprare un ombrello a 2,99 sterline.
Abbiamo mangiucchiato e sbevazzato senza soluzione di continuità negli Starbucks, nei Costa, nei Caffè Nero, nei Le Pain Quotidien, nei Pret a Manger, cappuccini deliziosi e tramezzini impagabili.
D'italiani è pieno e fa piacere ascoltare le loro voci, scambiare due chiacchiere e sentirsi un po' a casa.
E nelle ore di sole che abbiamo avuto siamo pure riusciti a goderci delle passeggiate nei parchi e a ingraziarci qualche scoiattolino con il pancarrè preso in albergo.
A proposito, l'albergo non era proprio il top, ma Londra è talmente bella che, pur di starci, alloggerei anche sotto il Ponte dei Frati Neri, in compagnia del fantasma di Calvi.
RED
Ho l'acqua fino ai coglioni e gli scoiattoli che mi escono dalle orecchie, cazzo.
Londra - the traffic lightScoiattoli rimbambiti che privilegiano farsi addomesticare in una metropoli piuttosto che fuggire nella Foresta Nera o scendere in underground a Green Park e stendersi sui binari alla ricerca di una morte dignitosa.
Mancano ancora tre mesi alle Olimpiadi ma i cinque cerchi ti ammorbano da ogni dove.
Piove e gli inglesi pazzoidi se ne vanno in giro senza ombrello e senza impermeabile.
Noi le stronzate le abbiamo fatte tutte, dal carrello del binario 9 e 3/4 alla foto coi due piedi a cavallo del Meridiano di Greenwich (che a pensarci ho un meridiano pure qui a due passi da casa), dalla passeggiata sulle orme di Hugh Grant e Julia Roberts in Notting Hill alle foto di noi con le cabine telefoniche rosse.
Mancava soltanto di andare ad Abbey Road a farsi investire sulle strisce pedonali più famose del mondo e si chiudeva il cerchio.
Al pompatissimo museo di Storia Naturale attirano i gonzi con il ruggito di un T-Rex che non spaventa neppure un bambinello di due anni, ormai. Ci sono centinaia di esperimenti da fare, solo e dannatamente descritti in lingua inglese, spesso anche con termini tecnici, tanto che a un certo punto sento il giubilo dei miei che esclamano "Ehi, una bilancia!", era l'unica cosa che sapevamo usare.
Al museo delle Scienze, coda improponibile per l'unico spettacolo degno: il simulatore di volo.
Alla Tate, va detto, ci sono opere con le quali i loro autori non solo ci prendono per il culo, ma ci dichiarano anche espressamente "ti sto prendendo per il culo, tu lo sai, ma io lo faccio lo stesso".
E quando in giro paghi? Spendi 10 sterline e 29 penny, gli dai 20 e gli fai 'spetta che ti do i 29, ma quelli ti hanno già riversato in mano 9 cazzose sterline e 71 penny. Non un cane che sappia razionalizzare un resto, non uno.
E per mangiare? Ma qual è la specialità inglese? Pare che bevano e basta gli Inglesi, mangiare tipico non pervenuto.
Eccoli lì, tutti che se ne vanno in giro con il bicchierone di carta riempito fino all'orlo di bevande tendenti al marrone, ustionanti e per lo più imbevibili, ma fa fico e allora si fa, in metro, sulle scale mobili e per strada. E devi stare attento a come parli perché è fitto d'italiani che nemmeno al mercato delle Cascine il martedì.
Si chiude in pioggia con le chiuse a Camden Town, acqua di sopra e acqua di sotto.
E lasciamo stare gli ombrelli, hanno una durata media di 22 ore.
E l'arte, quella vera, sta al cesso.
Londra - the traffic lightSiamo sullo Stanstead Express, in partenza da Londra, e giunge la notizia della Fiorentina che ha perso coll'Atalanta, fanculo.
P.s. io ho pisciato nell'ultimo a destra, tanto per la cronaca.

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