Oggi, con la scomparsa di Lucio Dalla, la musica popolare e d’autore italiana ha subito un altro durissimo colpo. Lo scorso secolo si era concluso portandoci via Lucio Battisti e Fabrizio De André, nove anni fa se n’era andato Giorgio Gaber, e adesso siamo qui a chiederci cosa effettivamente rimane dopo la perdita del cantautore bolognese. Lucio Dalla aveva un timbro vocale particolarissimo che sapeva spaziare dal jazz (è stato uno dei pochi italiani a saper usare la tecnica scat) alla melodia pura del bel canto italiano, i suoi esordi a Bologna lo posero subito alla ribalta per l’abilità non soltanto canora, era infatti uno stimatissimo suonatore di clarinetto, e già nel 1960 ebbe modo di partecipare e vincere il Primo festival europeo del Jazz ad Antibes, in Francia, insieme alla sua Rheno Dixieland Band. Edoardo Vianello lo volle nel suo gruppo i Flippers durante le registrazioni e i concerti (il famoso I Watussi fu l’ultimo disco con cui collaborò con Vianello), nel 1964 entrò nel clan di Gino Paoli pubblicando il primo 45 giri Lei (non è per me) e nel 1966 esordì al Festival di Sanremo con Paff….bum!, accompagnato dal suo gruppo bolognese Gli Idoli con cui registrò il primo lp 1999. La carriera di Dalla si arricchisce anche grazie alla partecipazione a film cosiddetti “musicarelli” come Questo pazzo, pazzo mondo della canzone, Little Rita nel West e Quando dico che ti amo, ma pure impegnati come I sovversivi dei fratelli Taviani. Anche la tv scopre il cantautore bolognese e gli affida nel 1970 la conduzione di un programma per bambini sui cartoni animati, Gli eroi di cartone (la cui sigla Fumetto ebbe un certo successo). Ma il vero grande successo Lucio Dalla lo ottenne nel 1972 con 4/3/1943, canzone con versi di Paola Pallottino, che arrivò terza al Festival di Sanremo e subì una censura nel titolo (l’originale era Gesù Bambino e la commissione giudicatrice scelse di modificarlo visto il contenuto del testo). Da allora la carriera del cantautore bolognese spiccò il volo con successi memorabili come Nuvolari, Come è profondo il mare, Futura, Caruso, oltre trenta tra lp e cd e collaborazioni che hanno spaziato dalla musica leggera a quella più colta con Francesco De Gregori, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti. Nel 2003 Dalla ha scritto Tosca Amore Disperato, un’opera moderna ispirata al melodramma di Giacomo Puccini con coreografie di Daniel Ezralow e costumi di Giorgio Armani. Lo scorso 14 febbraio era tornato al Festival di Sanremo accompagnando il giovane cantautore Pierdavide Carone con un brano, Nanì, di cui era co-autore. Lucio Dalla si trovava in Svizzera per una tournée, aveva appena cantato a Montreux la sera del 29 febbraio e la mattina dopo è stato colpito da un infarto.
© Marco Vignolo Gargini
Discografia di Lucio Dalla
1966 – 1999
1970 – Terra di Gaibola
1971 – Storie di casa mia
1973 – Il giorno aveva cinque teste
1975 – Anidride solforosa
1975 – Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo) (con Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Maria Monti)
1976 – Automobili
1977 – Come è profondo il mare
1979 – Lucio Dalla
1979 – Banana Republic (con Francesco De Gregori)
1980 – Dalla
1981 – Lucio Dalla (Q Disc)
1983 – 1983
1984 – Viaggi organizzati
1985 – Bugie
1985 – Lucio Dalla Marco Di Marco (con Marco Di Marco)
1986 – DallAmeriCaruso
1987 – Per gioco e per amore
1988 – Dalla/Morandi ( con Gianni Morandi)
1988 – In Europa (con Gianni Morandi)
1990 – Cambio
1991 – Geniale? (registrazioni dal vivo del 1969-1970 con alcuni inediti)
1992 – Amen (dal vivo)
1993 – Henna
1996 – Canzoni
1997 – Torino Milano E Dintorni
1999 – Ciao
2000 – Live @ RTSI (registrazioni dal vivo del 1978)
2001 – Luna Matana
2002 – Caro amico ti scrivo
2003 – Lucio
2006 – 12000 lune
2007 – Il contrario di me
2008 – LucioDallaLive – La neve con la luna
2009 – Angoli nel cielo
2010 – Work in Progress (con Francesco De Gregori)
2011 – Questo è amore