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NON MOLTO TEMPO FA un cristiano convinto, uno di quelli che vanno in chiesa, si confessano, fanno la comunione e credono nell’al di là, mi ha detto: “Rispetto il dolore degli ebrei per la Shoah, è una terribile tragedia che ha colpito milioni di persone. Ma santo cielo, sono passati settant’anni! Non sarebbe ora di guardare al futuro, invece di restare attaccati al passato?” Poi ha sospirato con autentica compassione: “Perché, vedi, in parte l’ostilità verso gli ebrei dipende da questo. Ogni anno, il Giorno della Memoria, impongono il lutto al mondo intero, pretendono che tutti piangano sulle loro disgrazie. E la gente ne ha abbastanza. Non sono di quelli che dicono che Hitler avrebbe dovuto completare l’opera ma posso capire la loro esasperazione. La Shoah, l’Olocausto, il Genocidio, ogni anno la stessa musica. Basta!”
CARO AMICO, come ti sentiresti se qualcuno ti dicesse che il tuo culto della Pasqua è “esasperante”? Che in fin dei conti sono passati 2000 anni e sarebbe il caso di guardare al futuro invece di restare attaccati al passato? Che tutti gli anni, senza saltarne uno, imponete il vostro lutto con la conseguente resurrezione al mondo intero? Che pretendete che tutti prima si sentano in colpa e poi saltino di gioia? E almeno lo faceste una volta all’anno. Nemmeno per sogno, lo fate tutti i giorni, più volte al giorno, nelle chiese, per le strade, nelle scuole, negli ospedali, perfino nelle case. Ha detto questo, ha detto quest’altro, è andato di qui, è andato di là, gli hanno fatto questo, gli hanno fatto quest’altro. Sempre le stesse cose dette con le stesse parole. Tutti le conoscono a memoria ma continuate a ripeterle come dischi rotti. E’ una mania, una fissazione, un’ossessione. Ricostruite i fatti minuto per minuto, rievocate ogni azione, analizzate ogni parola, insistete sui particolari macabri, qualche volta giungete perfino a travestirvi per interpretare personalmente le scene. E non sono passati 70 anni ma 2000. E non si tratta dell’uccisione di 6 milioni di ebrei ma di 1 solo. Certo, avete il diritto di farlo. La libertà di opinione è anche libertà di ossessione. Ma vi credete veramente nella posizione di criticare il Giorno della Memoria?
Dragor