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Ma il Governo Monti non doveva essere un ‘governo di emergenza’ per risolvere la crisi finanziaria?

Creato il 31 gennaio 2012 da Iljester

Ma il Governo Monti non doveva essere un ‘governo di emergenza’ per risolvere la crisi finanziaria?

Più ascolto i ministri di questo governicchio e più realizzo che la nostra democrazia è andata a farsi fottere in qualche via della periferia romana, a gratis per giunta. Perché a sentire i discorsi degli esponenti di questo Governo, sarebbero in cantiere una serie di iniziative che — debbo dire la verità — hanno un forte sapore politico e che dunque dovrebbero essere assunte da un Governo politico e da una maggioranza politica uscita da democratiche elezioni.

Invece, a quanto pare, così non è. Più il tempo passa, più questo centrodestra è silenzioso (se ci siete battete un colpo!), più la Lega se ne va per i cavoli suoi, e più codesto governo illegittimo trae legittimità dalle proprie azioni. Nessuno parla più di ‘democrazia sospesa’ e nessuno si preoccupa più del fatto che nel nostro paese non esiste più un Governo politico, ma un Governo mandato da chissà chi e per far chissà cosa. Andiamo però al sodo.

Leggi sulla tutela dei gay e delle lesbiche. A quanto pare la Fornero di concerto con il ministro dell’istruzione vorrebbe proporre iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle discriminazioni contro gli omosessuali, in un paese, il nostro, che viene considerato dalla ministra affetto da un «grave ritardo culturale» e «di apertura mentale» sul tema delle pari opportunità. Secondo la Fornero, «i diritti sono importanti e l’impegno contro le discriminazioni e contro chi le fa sorgere deve essere massimo. La diversità è un valore, deve essere tra le cose che i bambini imparano da piccoli» fin dall’età scolare. In altre parole, già dalle elementari si deve iniziare a dire che è perfettamente normale se due uomini si sposano tra loro e magari adottano un bambino. Naturalmente le associazioni omo plaudono e il PD già pensa a spenducciare qualche soldo del contribuente per creare la Commissione per gli omossessuali.

Cosa posso dire? Si tratta di un tema troppo importante che coinvolge la sensibilità etica e morale della popolazione. Non può essere affrontato da un governo tecnico senza legittimazione popolare. Se il centrodestra favorirà interventi legislativi di questa portata, pagherà le sue conseguenze elettorali in modo piuttosto duro.

Abolizione del valore legale del titolo di studio. Ho già parlato dell’abolizione del valore legale di lauree e diplomi. Qui posso aggiungere che anche questo argomento ha una forte valenza politica e non può essere affrontato da un Governo che non è stato eletto da nessun elettore, anche se è sostenuto da una maggioranza (anomala) nel Parlamento.

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Riforma del mercato del lavoro. Si tratta di una riforma importante che questo Governo intende fare, ma che in verità non dovrebbe essere affrontata per la valenza profondamente politica della questione, seppure con forti connotazioni economiche. Per quanto sia d’accordo con la riforma dei meccanismi che regolano i rapporti di lavoro e l’accesso al lavoro, anche con una rivisitazione dell’art. 18 dello Stat. Lav. contestualmente all’abolizione dei rapporti di lavoro effimero (a tempo determinato, co.co.co. ecc.), è chiaro che un governo tecnico non ha la giusta legittimità per operare nel settore in modo così approfondito e rivoluzionario.

Riforma della legge elettorale. Questo è un altro tema piuttosto delicato che coinvolge i meccanismi fondamentali della nostra democrazia. Non può né deve essere affrontato da un governo tecnico. La riforma della legge elettorale è una questione politica che deve essere affrontata da un Governo politico.

Ma ci sono tanti altri provvedimenti che la ‘Compagnia Monti’ ha preso e intende prendere nel prossimo futuro (si pensi alla cosiddetta sospensione del beauty contest e delle pensioni) che dovrebbero essere affrontati da una maggioranza politica e che questo Parlamento dovrebbe archiviare sino alle prossime elezioni. Eppure, nessuno dice nulla e tutti gli organi di regime (quelli che fino a ieri strombazzavano il pericolo berlusconiano) hanno improvvisamente messo il silenziatore ai loro sproloqui giornalistici. Non si denuncia più nulla e tutto pare muoversi in una dimensione ovattata da ritiro spirituale.

Cosa dire? L’operazione per far fuori Berlusconi e la maggioranza è perfettamente riuscita. Non c’è stato nessun ribaltone, ma una vera e insulsa operazione antidemocratica giustificata dalla crisi finanziaria. Ora tutto va bene, siamo tutti felici, e non importa che la disoccupazione sia alle stelle e che con la disoccupazione che sale, salga pure la pressione tributaria, mentre il Governo si prepara a instaurare uno stato di polizia fiscale del terrore. Importa che le vere azioni riformatrici siano rientrate nell’alveo delle discussioni retoriche fine a se stesse.

Nella cornice non manca poi la farsa dei tagli agli emolumenti dei parlamentari. Ho parlato di questa fantasmagorica riforma proprio ieri. Ebbene già oggi debbo comunicare che si tratta di un’immane presa per il sedere, scoperta da Bechis, il vicedirettore di Libero. Come dire, cornuti politicamente e mazziati fiscalmente.

di Martino © 2012 Il Jester 


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