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Ma rendi(ti)conto

Creato il 08 novembre 2011 da Ilpescatorediperle
Oggi alla Camera forse danno "Berlusconi - Ultimo atto"."Forse", perché con quell'uomo lì non si può mai sapere. Con i Radicali, anche. E con le Carlucci.Certo fa impressione quando qualcuno ti lascia dopo anni di sperticata militanza senza neanche una telefonata. Gente che ti deve la propria carriera, tutto - in un mondo ideale Lorella Cuccarini non sarebbe mai stata sostituita da Gabriella Carlucci, per dire. Era da lì che dovevamo presagire il declino.Siamo forse l'unico paese dotato di "suspense parlamentare", l'unico dove esiste il colpo di scena in cui l'assassino diventa salvatore e viceversa, non si può mai dire. Ma stavolta sembra proprio che ci siamo.E, come si può vedere, non a causa di bunga bunga e soci. Ché poi Lui, all'inventore del termine bunga bunga, dopo anni di scorribande comuni, ha dedicato solo una pietosa frase in latino - la frase che veniva proferita ai papi durante l'intronazione, poi abolita, mentre si bruciava un pezzo di stoffa davanti ai loro occhi. La fragilità mondana che, ora, come sempre, si rivolta contro il più potente.Quando, tra qualche tempo (niente analisi dell'ultimo minuto prima di, con la loro inconsistenza), ci chiederemo "come è stato possibile", una bella pagina dovremo dedicarla a ciascuno dei comprimari. Il primo sarà Giulio Tremonti. Quello che nel '94 scriveva editoriali sul Corriere della Sera contro il programma elettorale della prima Forza Italia, che si candidò con Segni e che poi andò a fare, primo cambiacasacca della Seconda Repubblica, il ministro dell'Economia per quello che quel programma l'aveva proposto. Certo sarebbe andata diversamente se, che so, il ministro dell'Economia lo avesse fatto Antonio Chicagoboy Martino. Avremmo avuto una destra liberale con cui si poteva discutere e non il mago dei trucchi contabili e dei condoni. Ma la storia è quello che è, ed è impressionante come le caselle tornino improvvisamente quelle del '94. A cominciare dalla casella Tvemonti, che invece di dimettersi da un governo in cui non crede ha lavorato nell'ultimo anno ad affossarlo - affossando noi, anche, ma questo è un dettaglio. A cominciare dalla casella Monti, allora fresco Commissario Europeo di nomina berlusconiana, oggi candidato in pectore alla Presidenza del Consiglio.Ed eccoci al Rendiconto, al redde rationem. L'ultimo a rendersi conto sarà Lui. Purtroppo, par di capire, sarà l'unico a dimettersi. Attorno gli chiedono ormai di andarsene per restare tutti dove sono. Ecco perché, paradossalmente, credo sia meglio un governo di unità nazionale, ora. Le elezioni subito confermerebbero l'attuale stallo, l'attuale classe dirigente - con l'attuale porcellum. Io invece penso che ci voglia un passaggio per uscire dalla palude. Una nuova legge elettorale, se si riesce una modifica alla Costituzione, alcune riforme in campo economico. I partiti non sono al meglio. E uno degli effetti di questi 17 anni è proprio la decadenza della forma-partito. Allora abbiamo bisogno che questi tornino a parlarsi, a cercare punti in comune. Sono quel che sono? Li abbiamo votati, però. E non dite che è compromesso al ribasso per forza, ché è questo spirito che ha ucciso l'unico tentativo serio che c'è stato in questa Seconda Repubblica di cambiare la suprema Carta, la Bicamerale baffina.Servirebbe questo passaggio, insomma. Ma magari stasera Lui festeggerà l'ennesima fiducia, e Repubblica, non sapendo più che pesci pigliare, esploderà, trasformandosi in una supernova che emette fasci di editoriali radiottivi di Scalfari.
Ma rendi(ti)conto
vedi anche:Rendicontoda TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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