Qui lei è vestita come una contadina bielorussa.
Continua la mia collaborazione con il sito www.pensorosa.itPrendete un comune esemplare maschio eterosessuale di 38 anni. Alla meglio è sposato, ha due pargoli che fanno più rumore degli eserciti durante la Guerra Punica, ha una moglie che si è lasciata andare all’entusiasmante Acqua Gym ed è entrata nel trip del costume intero.Guarderanno insieme la televisione fino a quando alle undici uno dei due crollerà sul divano con la bocca aperta e la bavetta. Tutto molto romantico.E prendete invece un non comune esemplare di maschio eterosessuale (qui potrebbero sorgere dei dubbi viste le circostanze) sempre di 38 anni che ha un cognome che ricorda un ovino.Lui è Leonardo di Caprio. Lui è il mio capro espiatorio. [Gioco parole interessante].Solitamente leggo le colonne mondane di giornali o le chicche scandalistiche su internet, quei trafiletti che fanno bene al cuore dopo aver passato un’ora sulle notizie della legge bavaglino, della guerra in Libia e di tutti gli altri disastri di un mondo che vuole autodistruggere la propria bellezza.
Non devo riflettere sull’ultimo botox di qualche attrice, su quell’abito indossato in occasione del tal premio, dell’ultima sfilata di uno stilista che per me potrebbe tornare a vendere le mutande di Lycra al mercato del paese. Ecco, in uno di questi momenti di analfabetismo culturale giunge la notizia che Leonardo di Caprio ha detto “TANTI SALUTI” anche a Blake Lively, l’idola delle ragazzine di tutto il mondo, protagonista di Gossip girl, soprannominata “colei-che-starebbe-d’incanto-anche-con-una-palandrana-di-pile-a-colori-fosforescenti”. Scelta da Karl Lagerfeld come testimonial di Chanel, è quasi la perfezione fatta bionda. È bella, giovane, non sembra una diva mancata e non si crede un’attrice da Oscar, parla come se masticasse sempre un Cheese-Burger ma basta guardare le puntate in italiano così non dobbiamo nemmeno faticare per capire “I’m Serena Van Der Woodsen”. Sono spasimi sonori in realtà.L’ha lasciata, ha sbolognato anche lei senza tanti complimenti e senza molti convenevoli, non so come quando e perché sia successo, non so se lui è stato delicato oppure le ha fatto scrivere su Skype come un qualsiasi Peter Pan di 38 anni suonati, ma dicono siano rimasti in buoni rapporti. Un modo per tranquillizzare la popolazione planetaria che a causa di questa notizia non dorme sonni tranquilli. Passo indietro, flashback mentale. La mia mente pensa, soprattutto sotto la doccia.“Ma Leo, non è quello che ha lasciato anche Bar Rafaeli?” dico impressionato dal mio sapere.
Sei un idiota.
E’ proprio lei. Quel donnone biondo, di una bellezza così rara che sembra un cartonato, una modella che quando sfila fa cadere le palpebre e la bocca anche ad Elton John.E’ disarmante quella ragazza, è disarmante sapere che anche una così può essere lasciata miseramente. [N.B: non è bene che le tue amiche single lo sappiano]Non me la voglio immaginare in preda alla disperazione più totale, con i capelli unti, il pigiama con gli orsetti e una scodella di budino al cioccolato mentre guarda “Sex and the city”. Probabilmente sarebbe una creatura mitologica anche così. Ma la cosa che più destabilizza è che Leo, il caro vecchio e scemo Leo, è stato per abbastanza tempo il fidanzato ufficiale di Gisele, quella Gisele, quella che una notte mi è apparsa in sogno e mi ha sussurrato “Non avrai altro Dio all’infuori di me”. Lei lo ha lasciato. Ma lo ha lasciato perché non voleva sposarla. Vi pare solo immaginabile? Dire di no a colei che è a mio parere la donna più bella dell’intero sistema solare, non voler condurre all’altare una delle sette meraviglie del mondo (boicotto il Colosso di Rodi che tanto)? Un altro avrebbe preso il primo taxi, pagato il primo prete e scelto anche il vestito.
Leo, figlio mio, luce dei miei occhi, sangue del mio sangue. Ma cosa ti dice il cervello? Non puoi permetterti di fare il sofisticato quando ti sono capitate tra le mani le donne più belle del mondo (Non ho nominato Paris Hilton perché è stato un tuo scivolone clamoroso), quindi per favore, rinsavisci altrimenti ti condanni all’autoerotismo a vita.
DIO MIOLA PERFEZIONE (LEI).