La cosa divertente di voi bipedi è che fate ragionamenti tutti vostri. Appena una cosa non vi schizza in faccia come piace a voi o come “tv dixit” allora è una bufala. Non importa cosa sia: c’è questa percentuale di “San Tommaso” in ognuno di voi. Ci dovete mettere il naso o nulla da fare. Poi a volte c’è quella cosa che è talmente assurda che decidete che nessuna mente, per quanto diabolica sia, potrebbe averla covata, e allora viene presa per appurata. E suscita sorpresa a dir poco. Tipo l’obliteratrice canadese. In Italia c’è una di quelle assurde regole non scritte per le quali: se c’è qualcosa di nuovo, bisogna romperlo. Poi al massimo ci si lamenta che mancano servizi e le tasse s’impennano più di una foca quando gli passi un pesciolino, però va così… Ecco, a Toronto se n’è rotta una e non solo tutti hanno lasciato i soldi sopra prima di salire a bordo, ma nessuno è arrivato dopo per portarseli via! Fantascienza! Per fortuna poi basta controllare un po’ di cinguettii per scoprire che invece a Roma quando rubano rilasciano pure gli scontrini per rituffarsi nella quotidianità! L’ultima a cozzarci contro è stata Nancy Brilli e in effetti diciamo che le è andata pure bene, perchè era un po’ che non faceva cucù sulla scena pubblica… Comunque c’è da dire una cosa, per chi pensa che il Canada sia tipo Marte, un mondo a parte che ha zero in comune con l’Italia: il sindaco è stato pizzicato ubriaco e a fumar crack, l’ha ammesso, ma con il cannolicchio che si ritira! E questo mi risuona tantissimo “noto”. E dire che non ha spiraline di dna tricolore che gli scorrono in corpo! Però in effetti se qualche pinnato di là glielo fa notare, domani potrebbe dire che si tratta di Italian Style… tanto pure qui non è che ve la passate male con il “frega-nome”. Cioè, una volta giocavate a ruba-bandiera, adesso è ruba-limone (che poi non è che i sorrentini possono prendersela troppo con Bauli: quei fruttini son tondi e rotolano. Lo so bene io che quando ne voglio uno spicchietto per farci un cappellino c’impazzisco a inseguirli!) Che poi poveri limoni, anche loro non so se è una gran vita. Se ne nascono in uno dei posti più belli del mondo e al primo bitorzolo che spunta loro pensano: “guarda che mare, guarda che luna… guarda che cozza che fa ciao ciao con il ciuffo…” (loro pure abbastanza intonati quando ci si mettono… e neanche troppo acidi come carattere) e poi appena hanno un’età un minimo matura iniziano a spremerli peggio di me quando non mi ricordo qualcosa ma so che ho qualcosa da ricordare e strizzo strizzo neurone… in genere poi salta fuori che dovevo ricordarmi respirare o cose così… insomma, niente di che! Comunque non capisco che è sta corsa ai panettoni a novembre… sarà che qui non facciam proprio. A me piacerebbe pure come tradizione, ma non mi piace l’uvetta. Mi piaccion le cremine all’interno. Mi piacciono anche le gocce di cioccolato. E le scagliette di mandorla sopra. Praticamente mi piaccion tutte quelle cose che non sbriciolano. E che non hanno bisogno di tempi di lievitazione. Ma soprattutto… non han bisogno di fuoco, calore e cose così… Che vi posso dire, da noi vige un detto: tanto va la cozza al fuoco, che alla fine ci lascia il guscetto!
Magazine Talenti
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