Negli ultimi mesi a casa nostra sono arrivati i mostri (detti anche ‘mottli’): sono quelli delle fiabe, i primi litigi, il senso di possesso violato, la mamma che va a lavoro, il papà che sta via tutto il giorno, sono le ombre mistoriose e sconosciute.
Sono i mostri a cui Bibi si prepara a dare un pugno, o a dire ‘vai via!!’. Perchè lei ha tanta ‘pura’ però non si fa mica mettere in un angolo, anzi, cerca di farsi trovare pronta. Così, almeno, sembra dirci.
Uno dei mostri entrati ultimamente in casa ha la forma di un piccolo coccodrillo che ha un solo grande terribile famelico desiderio: “Mangerei volentieri un bambino“.
Questo desiderio è così forte che il piccolo coccodrillo rifiuta tutto ciò che i genitori gli offrono per pranzo: salsicce, banane e anche una golosissima torta al cioccolato. Dopo una serie di avventure temerarie, il cucciolo capisce che è ancora troppo piccolo per realizzare il suo desiderio, non gli resta che nutrirsi e diventare grande!
Torna a casa dai suoi genitori felici e si mette a mangiare banane su banane. L’ultima pagina lo vede proprio così, seduto su un mucchio di bucce di banane a mangiarne una dopo l’altra.
Mentre io mi perdo nei miei pensieri cercando la morale della storia (la legge di natura? l’attesa? la crescita?), Bibi mi sorprende e trova quello che a me era sfuggito. Vi lascio quindi la sua lettura della storia, riferita come morale direttamente al piccolo coccodrillo:
“Hai visto? Non hai voluto la torta, ora è finita e non ti restano che le banane!”
Insomma, un libro che ha molto da dire, anche ai piccolissimi:
“Mangerei volentieri un bambino“, scritto da Sylviane Donnio, llustrato da Dorothée de Monfreid e edito da Babalibri. Il libro ha vinto il Premio “Crescere con i libri 2007″
Quali sono i vostri libri di mostri e paure preferiti?
Questo post partecipa al Venerdì del libro, i precedenti li potete trovare qui. Questo appuntamento nasce da un’idea di Paola di Homemademma. Se ti fa piacere, resta in contatto con il blog unendoti al gruppo su Facebook, Twitter o Instagram.