Questa manovra finanziaria richiede e richiederà sacrifici ad ogni livello del Paese. Sanità, scuola, ricerca non verranno risparmiati per tentare di far rientrare i conti pubblici
Ci hanno detto che tutto questo è necessario e che dobbiamo stringere i denti se non vogliamo far la fine della Grecia.
Quindi tutti dovranno rimetterci qualcosa per il bene d'Italia. Probabilmente l'Iva sarà aumentata, i ticket introdotti in ogni regione, e sempre piu' cervelli se ne andranno all'estero per la mancanza di investimenti in campo scientifico.
Ma siamo proprio sicuri che verranno richiesti sacrifici a tutti? Siamo certi che il governo prima di approvare la manovra, abbia ponderato e adottato innanzitutto quei tagli alla spesa che non riguardano direttamente i beni primari di cittadini?
No, non ne siamo sicuri.
Infatti tutti gli ingenti privilegi di cui gode lo Stato Vaticano, rimarranno intatti e neanche lontanamente sfiorati dalle misure della manovra.
Sono trattamenti di favore che l'Italia offre gratuitamente al Papa e seguito.
Ne riporto solo alcuni:
- L'esenzione da Ici e Ires.
- L'Irpef dei dipendenti vaticani.
- L'otto per mille, incluso quello di chi non sceglie di darlo alla Santa Sede.
- Lo stipendio degli insegnanti di religione.
- L' finanziamenti alle scuole cattoliche.
- L'acqua e i depuratori del papa.
Tagliando molti di questi punti si avrebbe un enorme risparmio per le casse dello Stato.
Questa riflessione non è sfuggita al mondo di facebook, che ha visto nascere un gruppo dal titolo eloquente:
" Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria"
L'augurio è che il papa frequenti spesso Facebook e accetti l'invito
Dopo tutto, sarebbero tagli sacrosanti
Questa manovra finanziaria richiede e richiederà sacrifici ad ogni livello del Paese. Sanità, scuola, ricerca non verranno risparmiati per tentare di far rientrare i conti pubblici
Ci hanno detto che tutto questo è necessario e che dobbiamo stringere i denti se non vogliamo far la fine della Grecia.
Quindi tutti dovranno rimetterci qualcosa per il bene d'Italia. Probabilmente l'Iva sarà aumentata, i ticket introdotti in ogni regione, e sempre piu' cervelli se ne andranno all'estero per la mancanza di investimenti in campo scientifico.
Ma siamo proprio sicuri che verranno richiesti sacrifici a tutti? Siamo certi che il governo prima di approvare la manovra, abbia ponderato e adottato innanzitutto quei tagli alla spesa che non riguardano direttamente i beni primari di cittadini?
No, non ne siamo sicuri.
Infatti tutti gli ingenti privilegi di cui gode lo Stato Vaticano, rimarranno intatti e neanche lontanamente sfiorati dalle misure della manovra.
Sono trattamenti di favore che l'Italia offre gratuitamente al Papa e seguito.
Ne riporto solo alcuni:
- L'esenzione da Ici e Ires.
- L'Irpef dei dipendenti vaticani.
- L'otto per mille, incluso quello di chi non sceglie di darlo alla Santa Sede.
- Lo stipendio degli insegnanti di religione.
- L' finanziamenti alle scuole cattoliche.
- L'acqua e i depuratori del papa.
Tagliando molti di questi punti si avrebbe un enorme risparmio per le casse dello Stato.
Questa riflessione non è sfuggita al mondo di facebook, che ha visto nascere un gruppo dal titolo eloquente:
" Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria"
L'augurio è che il papa frequenti spesso Facebook e accetti l'invito
Dopo tutto, sarebbero tagli sacrosanti