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Manovra finanziaria: che Dio ci aiuti ( ma anche il papa va bene lo stesso)

Creato il 25 agosto 2011 da Andrea21948

Questa manovra finanziaria richiede e richiederà sacrifici ad ogni livello del Paese. Sanità, scuola, ricerca non verranno risparmiati per tentare di far rientrare i conti pubblici

Ci hanno detto che tutto questo è necessario e che dobbiamo stringere i denti se non vogliamo far la fine della Grecia.

Quindi tutti dovranno rimetterci qualcosa per il bene d'Italia. Probabilmente l'Iva sarà aumentata, i ticket introdotti in ogni regione, e sempre piu' cervelli se ne andranno all'estero per la mancanza di investimenti in campo scientifico.

Ma siamo proprio sicuri che verranno richiesti sacrifici a tutti? Siamo certi che il governo prima di approvare la manovra, abbia ponderato e adottato innanzitutto quei tagli alla spesa che non riguardano direttamente i beni primari di cittadini?

No, non ne siamo sicuri.

papa,economia,finanza,privilegi

Infatti tutti gli ingenti privilegi di cui gode lo Stato Vaticano, rimarranno intatti e neanche lontanamente sfiorati dalle misure della manovra.

Sono trattamenti di favore che l'Italia offre gratuitamente al Papa e seguito.

Ne riporto solo alcuni:

- L'esenzione da Ici e Ires.

- L'Irpef dei dipendenti vaticani.

- L'otto per mille, incluso quello di chi non sceglie di darlo alla Santa Sede.

- Lo stipendio degli insegnanti di religione.

- L' finanziamenti alle scuole cattoliche.

- L'acqua e i depuratori del papa.

Tagliando molti di questi punti si avrebbe un enorme risparmio per le casse dello Stato.

Questa riflessione non è sfuggita al mondo di facebook, che ha visto nascere un gruppo dal titolo eloquente:

" Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria"

L'augurio è che il papa frequenti spesso Facebook e accetti l'invito

Dopo tutto, sarebbero tagli sacrosanti 

Questa manovra finanziaria richiede e richiederà sacrifici ad ogni livello del Paese. Sanità, scuola, ricerca non verranno risparmiati per tentare di far rientrare i conti pubblici

Ci hanno detto che tutto questo è necessario e che dobbiamo stringere i denti se non vogliamo far la fine della Grecia.

Quindi tutti dovranno rimetterci qualcosa per il bene d'Italia. Probabilmente l'Iva sarà aumentata, i ticket introdotti in ogni regione, e sempre piu' cervelli se ne andranno all'estero per la mancanza di investimenti in campo scientifico.

Ma siamo proprio sicuri che verranno richiesti sacrifici a tutti? Siamo certi che il governo prima di approvare la manovra, abbia ponderato e adottato innanzitutto quei tagli alla spesa che non riguardano direttamente i beni primari di cittadini?

No, non ne siamo sicuri.

papa,economia,finanza,privilegi

Infatti tutti gli ingenti privilegi di cui gode lo Stato Vaticano, rimarranno intatti e neanche lontanamente sfiorati dalle misure della manovra.

Sono trattamenti di favore che l'Italia offre gratuitamente al Papa e seguito.

Ne riporto solo alcuni:

- L'esenzione da Ici e Ires.

- L'Irpef dei dipendenti vaticani.

- L'otto per mille, incluso quello di chi non sceglie di darlo alla Santa Sede.

- Lo stipendio degli insegnanti di religione.

- L' finanziamenti alle scuole cattoliche.

- L'acqua e i depuratori del papa.

Tagliando molti di questi punti si avrebbe un enorme risparmio per le casse dello Stato.

Questa riflessione non è sfuggita al mondo di facebook, che ha visto nascere un gruppo dal titolo eloquente:

" Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria"

L'augurio è che il papa frequenti spesso Facebook e accetti l'invito

Dopo tutto, sarebbero tagli sacrosanti 


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