Magazine Maternità

Marco e Asha vanno in ospedale. Pensieri di bambini sordi

Da Jessi

“Un giorno lessi un libro e tutta la mia vita cambiò” Orhan Pamuk

La casa editrice Sinnos onora la propria storia con scelte editoriali ‘diverse’. Nata nel 1990 nel carcere di Rebibbia dall’incontro di alcuni volontari del CIDSI (Centro Informazioni Detenuti Stranieri in Italia) e di alcuni detenuti, è una cooperativa che promuove progetti di diffusione della lettura, di mediazione culturale e di formazione. Hanno l’abitudine di metterci la faccia e penso che, anche se hanno vinto tantissimi premi, non ci prenderanno l’abitudine e continueranno a proporre progetti e libri meritevoli di attenzione. L’ultimo segno l’hanno lasciato grazie al libro “Nina e i diritti delle donne” di Cecilia D’Elia, illustrato da Rachele Lo Piano, libro di cui anche noi abbiamo parlato e che ha vinto il premio Libro dell’Anno 2012 dell’Editoria Ragazzi.

In questi giorni, la Sinnos ha presentato alla Fiera del Libro dei ragazzi 2012 di Bologna un altro libro speciale: Marco e Asha vanno in ospedale. Pensieri di bambini sordi di Marisa Bonomi, illustrazioni di Cristina Pietta, con DVD in LIS (Lingua dei Segni Italiana), in collaborazione con l’Associazione Mons. G. Marcoli.

Il libro è scritto in modo molto efficace ed ha immagini bellissime. Da subito, colpisce il punto di vista di Marco, che vive la nascita non come separazione dalla madre, in conformità al luogo comune, ma come sete di esplorazione di un mondo gioioso e infinito. Come tutti i bambini, Marco ha nei suoi genitori il punto di riferimento per orientarsi emotivamente  (il riferimento sociale) ed è per questo che scopre di essere ‘malato’ dalla tristezza che legge negli occhi dei suoi genitori. Marco è sordo, la sua esperienza del mondo è diversa e le possibilità di interazione con gli altri diventano sempre più difficili. Ad un certo punto, la sua storia si intreccia con quella della piccola Asha, una bambina indiana che alla sordità unisce l’essere straniera come ostacolo alla comprensione e alla relazione con il mondo sociale.

Malattia, bambini stranieri, bambini in ospedale, famiglie straniere, medici e mediatori: una costellazione di protagonisti che interagisce per trovare insieme il modo migliore di comunicarsi emozioni, possibilità, scelte. Una storia che può contenere al suo interno la storia di tutti. Nel caso dei bambini sordi in particolare, però, i genitori devono essere consapevoli dei diritti dei loro bambini e delle conseguenze profonde che le scelte fatte precocemente hanno nel tempo: ad esempio, un linguista di fama internazionale, F. Grosjean, ha pubblicato una carta plurilingue del diritto dei bambini sordi ad essere bilingui, ad acquisire cioè dalla nascita sia la lingua dei segni che quella orale del proprio paese (per un approfondimento, potete leggere qui). In alcuni casi, le famiglie possono decidere di optare per un intervento chirugico complesso, che può permettere lo sviluppo di una comunicazione orale a livelli molto molto buoni. Non metterò il link, a questo punto, perchè i siti più approfonditi hanno anche immagini molto esplicite di cosa questo intervento significhi a livello chirurgico.

Mi preme invece presentare la ricchezza delle lingue dei segni (la LIS è quella italiana), a torto considerate da alcuni lingue minori rispetto a quelle orali, e la vitalità e la creatività del mondo dei sordi italiani, che ho potuto conoscere da vicino grazie ad un bambino maestro di nome Nicola, premiato con il premio speciale Gioventù per la regia del cortometraggio “Il Cappotto” alla  Biennale internazionale del cinema sordo 2010. Come Marco e Asha ci dicono nel libro, il mondo dei sordi non è silenzioso e, se siamo noi udenti ad allenare orecchi e occhi, non è nemmeno privo di parole. Anzi, Nicola è a favore della reverse inclusion, e suggerisce, come anche in questa vignetta, che non solo i sordi possono trarre vantaggio dalla lingua dei segni… in Spagna pensano anche che sia molto regale e anche Obama si fa trovare preparato!

Marco e Asha vanno in ospedale. Pensieri di bambini sordi

Studiate la LIS!

Questo post partecipa, con un giorno di anticipo, al Venerdì del libro.  Questo appuntamento nasce da un’idea di Paola di Homemademma che sta anche organizzando una biblioteca virtuale raccogliendo su Anobii tutte le proposte, a questo link.

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