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Marocco: turisti come Sodoma e Gomorra

Creato il 04 aprile 2012 da Paolo

Marocco: turisti come Sodoma e GomorraIl turismo in primo piano, ma non come speravano gli operatori del settore che si strappano i capelli dalla disperazione davanti all’inasprirsi della crisi che picchia duro dall’anno scorso. Come tutti sanno, con la primavera araba, l’odioso attentato al Caffé Argana sulla Place Jemaa el Fna a Marrakech, e gli effetti di una recessione che tocca duramente tutti i principali mercati che comprano il Marocco (Francia, Spagna, Italia), la presenza ha subito una caduta fortissima nel reame, con una crescita in arrivi  a dicembre 2011 di appena 1% e un tasso di occupazione negli stabilimenti turistici in caduta libera. Questo trend si conferma per tutto il 2012 e secondo alcune statistiche recenti, il differenziale negativo tra il 2011 e il 2012 si attesterà nell’ordine del – 20%. A febbraio, la situazione si è infuocata e i più ottimisti degli albergatori speravano almeno di pagarsi le spese, ma così non è stato. Queste speranze, rischiano oggi di involarsi definitivamente dopo le dichiarazioni dei responsabili del nuovo governo islamista e le loro nuove proposte sul progetto della legge finanziaria 2012, che taglia severamente il budget promozionale dell’Ufficio Nazionale Marocchino del Turismo, ONMT, braccio armato dell’industria marocchina delle vacanze e del divertimento. In effetti, M.Benkirane, capo del governo e M. Ramid, ministro della Giustizia e delle Libertà (sic!), hanno gettato delle grosse pietre nel mare dei turisti, con dichiarazioni sconcertanti che avranno un impatto molto negativo sulle attrazioni turistiche di questo splendido e unico paese.  Il capo del governo, incalzato da un uomo d’affari  francese, durante un incontro economico Marocco-Francia del 28 marzo scorso a Rabat, ha risposto alla domanda sulla percezione del clima di libertà e di tolleranza verso certe costanti (abbigliamento, casinos,  alcool) che assicurano l’attrazione di alcune città come come Marrakech e Agadir, stigmatizzando il turismo sessuale, omettendo scientificamente di rispondere alla domanda del suo interlocutore. Non è stato da meno Mr. Ramid, in visita alla scuola coranica del  fkih El Maghraoui, conosciuto per le sue dichiarazioni (fatwa) scandalose e pedofile sul’autorizzazione ai  matrimoni con bambine (9 anni!!!!!),  ha stigmatizzato con forza “tutto quello che succede a Marrakech per i peccati e contro Dio”. Ma si sa, da certe ideologie reazionarie e conservatrici,  fondate esclusivamente sulla religione fanatica non ci si può  aspettare nulla di buono.  In un momento storico dove il turismo affonda in Tunisia e in Egitto, con percentuale negative rispettivamente del 20 e del 40%, con un opportunità storica per il Marocco di trainare questo flusso di europei nei suoi centri turistici, il governo Benkirane li rifiuta, li dissuade, cerca in tutti i modi di non farli arrivare. Benkirane e Ramid, fortemente influenzati dalle loro ideologie, dimenticano o ignorano che il turismo è uno dei primi mercati del Marocco, fortemente necessario alla bilancia dei pagamenti, mercato che crea direttamente e indirettamente oltre 700.000 posti di lavoro! I ministri PJD non si curano affatto dei grandi gruppi stranieri hôteliers presenti sul territorio, che hanno investito qui milioni di euro, che attestano oggi il loro tasso di occupazione al 40% quando è tassativo per salvarsi  raggiungere un minimo del 60%. I due ministri non si degnano di occuparsi delle stazioni del Plan Azur e del loro avvenire mentre Magazan è appena stata aperta, quando Saïda è in pieno sbando e Lixus o Mogador  fanno fatica a vivere e Taghazout e Sidi Ifni Plage Blanche sono ancora al semplice stadio di progetti virtuali. E per assicurarsi ch il turismo non farà più parte delle priorità nazionali, per evitare che il Marocco non sia sommerso da turisti infedeli, per lavorare obiettivamente al naufragio di una industria fortemente produttiva anche in termini di impiego, per definitivamente tappare la fonte degli investitori e promotori stranieri, il progetto della legge finanziaria 2012 prevede di ridurre di 200 milioni di DH il budget annuale dell’ONMT, portandolo a 500 milioni DH, giustificano questo taglio al non sviluppo dell’Ufficio per la promozione della destinazione Marocco all’estero. La crisi turistica si abbatte sul reame marocchino senza mezzi termini e si accentuerà nei mesi a venire.  Chi vuole distruggere l’industria turistica marocchina, togliere il pane dalla bocca a centinaia di miglia di marocchini, dovrà  assumersi le conseguenze di questo terribile atto scellerato. Il Marocco non possiede gas, petrolio, poco grano, i suoi prodotti industriali insufficienti e poco competitivi. La sua diversità geografica, il suo patrimonio culturale, il suo clima, l’ospitalità del suo popolo e la tolleranza che lo caratterizza, queste sono le cose importanti da valorizzare e sviluppare. L’oscurantismo non deve uccidere l’impiego e gli investimenti nel paese. Quattro mesi con Abdelilah Benkirane e la sua equipe islamica hanno prodotto il rifiuto del Festival Mawazine, l’indifferenza davanti al martirio di una ragazzina suicida, stuprata e sposata dal suo violentatore e la volontà di stoppare il Marocco ai visitatori stranieri. Cosa ne sarà dopo 5 anni di questo governo islamista?

 


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