Non sapevo che Matteo Renzi avesse un sito internet tutto suo ma lo sospettavo, tant'è che non mi sono avvalso di Google per cercarlo: ho semplicemente digitato nella barra degli indirizzi www.matt... ed inesorabilmente la Sibilla informatica ha divinato il responso completando il nome in grassetto verde.
Con minor fiducia ho ripetuto l'esperimento del www. con D'Alema, Prodi e Fassino. Sorpresa! Anche qui la Sibilla si è accesa di verde anticipandomi di brutto. Ho deciso allora di proseguire con Vendola ma sullo schermo mi è apparsa l'immagine di una maliziosa adolescente col dito in bocca. Quando sono passato a Silvio Berlusconi, ho alzato il volume degli altoparlanti convinto di potermi gustare un delizioso sottofondo di Apicella. Ho trovato invece soltanto un fan club di Silvio, tutto sommato anche abbastanza sobrio.
Il sito di Renzi m'incuriosisce davvero.
Il Nuovocheavanza, per metà bravo ragazzo e per l'altra figlio di puttana, incarna alla perfezione i desiderata di un elettorato stanco di pagare dazio con scelte improntate al fascino old style di personaggi lordi fino al collo delle pastoie di partito e di regime che - nella migliore delle ipotesi - si sono rivelati terribilmente ingenui nel cadere nei trappoloni tesi dal volpone di Arcore.
C'è voglia di novità in casa PD. E' così da sempre. La pervicacia con cui la base accoglie l'homo novus di turno ha un sapore quasi eroico, addirittura dogmatico. Fra i cromosomi del comunista è sempre rimasto vivo quello della fede cieca in alcuni valori. Solo che ultimamente i vecchi dogmi - l'abolizione della proprietà privata, lo statalismo, la lotta di classe - hanno subìto una metamorfosi addirittura kafkiana e si sono sostanzialmente ridotti al culto della novità.
Vediamole allora queste novità di cui il sito di Renzi dovrebbe essere uno dei manifesti.
La homepage si fa notare per i colori rosso e blu che - con ogni probabilità - simboleggiano la continuità col passato (il rosso) ed il suo superamento (il blu), una metafora cromatica che rischia la strizzatina d'occhio all'azzurro di Forza Italia. Sotto questo punto di vista è apprezzabile la differenza col sito di D'Alema dominato dal rosso-ortodosso.
Non è giusto però bollare il Renzi come berlusconiano per un misero gioco di colori, e neanche per la sua famosa visita ad Arcore. Men che meno per le recenti parole di stima rivoltegli dal cavaliere che la stampa ha giustamente interpretato come un abbraccio mortale. La verità è che il Nuovo non ha bisogno dei vecchi nemici per legittimare la propria esistenza: da questo punto di vista i due colori e la visita a Satana sono paradigmatici.
Andiamo avanti.
Nella sezione denominata Chi sono, Renzi si appoggia a Goethe: Chi vive deve essere sempre pronto ai mutamenti. Ecco dunque un prestigioso supporto filosofico e letterario ad una candidatura politica che non può trascurare l'elemento culturale e fondarsi soltanto su una faccia fresca da bravo figliuolo e su una forma di comunicazione solo e soltanto colloquiale.
Echi di mamma Rosa e rigurgiti nazional-popolari chiudono la sezione in un botta e risposta entrambi a cura del sindaco di Firenze: Ma la sua passione più grande? Agnese, Francesco, Emanuele, Ester.
La linea di condotta politica si materializza nella sezione Idee. Renzi dichiara: Qui non troverete né proclami, né promesse, perché la formula magica per risolvere i problemi dell'Italia non esiste. Ciò che esiste è un Paese stracolmo di capacità e di energie. Un Paese che, nella sua storia, è sempre uscito più bello e più forte dalle crisi che ha attraversato. E lo ha fatto grazie all'unica risorsa naturale della quale dispone in abbondanza: il talento degli italiani.
Viene quasi voglia di bucare lo schermo e abbracciarlo. Come mai tutti quelli che lo hanno preceduto si sono affannati a riempire di proposte i loro ingombranti bauli politici quando sarebbe stato sufficiente affidarsi all'estemporaneità del genio italico per risolvere tutti i problemi del Paese?
Ed ancora: Quel che serve è un'occasione per mettere in rete le migliaia di idee e di esperienze che fanno dell'Italia un Paese molto migliore di come ce lo raccontano i media e la politica. Ecco dunque l'immancabile strizzatina d'occhio al modus operandi della macchina grillina, chiaro segno di una modernità di pensiero ed azione indispensabile per vincere le prossime primarie e - perché no - le prossime elezioni.
Spengo il pc.
Mentre il rosso e il blu del sito di Renzi mi affollano ancora la retina, ho l'impressione di sentire in lontananza un rumore sordo e intermittente, come di ganascia meccanica. In direzione nord-ovest, credo in Brianza, scorgo un caimano dal volto familiare. All'improvviso ricordo che questo tipo di rettile emette - attraverso la regione mandibolare e mascellare - suoni simili a quelli che sto ascoltando. Lo fa ogniqualvolta sente avvicinarsi l'ora del pranzo.
Magazine Cultura
Non sapevo che Matteo Renzi avesse un sito internet tutto suo ma lo sospettavo, tant'è che non mi sono avvalso di Google per cercarlo: ho semplicemente digitato nella barra degli indirizzi www.matt... ed inesorabilmente la Sibilla informatica ha divinato il responso completando il nome in grassetto verde.
Con minor fiducia ho ripetuto l'esperimento del www. con D'Alema, Prodi e Fassino. Sorpresa! Anche qui la Sibilla si è accesa di verde anticipandomi di brutto. Ho deciso allora di proseguire con Vendola ma sullo schermo mi è apparsa l'immagine di una maliziosa adolescente col dito in bocca. Quando sono passato a Silvio Berlusconi, ho alzato il volume degli altoparlanti convinto di potermi gustare un delizioso sottofondo di Apicella. Ho trovato invece soltanto un fan club di Silvio, tutto sommato anche abbastanza sobrio.
Il sito di Renzi m'incuriosisce davvero.
Il Nuovocheavanza, per metà bravo ragazzo e per l'altra figlio di puttana, incarna alla perfezione i desiderata di un elettorato stanco di pagare dazio con scelte improntate al fascino old style di personaggi lordi fino al collo delle pastoie di partito e di regime che - nella migliore delle ipotesi - si sono rivelati terribilmente ingenui nel cadere nei trappoloni tesi dal volpone di Arcore.
C'è voglia di novità in casa PD. E' così da sempre. La pervicacia con cui la base accoglie l'homo novus di turno ha un sapore quasi eroico, addirittura dogmatico. Fra i cromosomi del comunista è sempre rimasto vivo quello della fede cieca in alcuni valori. Solo che ultimamente i vecchi dogmi - l'abolizione della proprietà privata, lo statalismo, la lotta di classe - hanno subìto una metamorfosi addirittura kafkiana e si sono sostanzialmente ridotti al culto della novità.
Vediamole allora queste novità di cui il sito di Renzi dovrebbe essere uno dei manifesti.
La homepage si fa notare per i colori rosso e blu che - con ogni probabilità - simboleggiano la continuità col passato (il rosso) ed il suo superamento (il blu), una metafora cromatica che rischia la strizzatina d'occhio all'azzurro di Forza Italia. Sotto questo punto di vista è apprezzabile la differenza col sito di D'Alema dominato dal rosso-ortodosso.
Non è giusto però bollare il Renzi come berlusconiano per un misero gioco di colori, e neanche per la sua famosa visita ad Arcore. Men che meno per le recenti parole di stima rivoltegli dal cavaliere che la stampa ha giustamente interpretato come un abbraccio mortale. La verità è che il Nuovo non ha bisogno dei vecchi nemici per legittimare la propria esistenza: da questo punto di vista i due colori e la visita a Satana sono paradigmatici.
Andiamo avanti.
Nella sezione denominata Chi sono, Renzi si appoggia a Goethe: Chi vive deve essere sempre pronto ai mutamenti. Ecco dunque un prestigioso supporto filosofico e letterario ad una candidatura politica che non può trascurare l'elemento culturale e fondarsi soltanto su una faccia fresca da bravo figliuolo e su una forma di comunicazione solo e soltanto colloquiale.
Echi di mamma Rosa e rigurgiti nazional-popolari chiudono la sezione in un botta e risposta entrambi a cura del sindaco di Firenze: Ma la sua passione più grande? Agnese, Francesco, Emanuele, Ester.
La linea di condotta politica si materializza nella sezione Idee. Renzi dichiara: Qui non troverete né proclami, né promesse, perché la formula magica per risolvere i problemi dell'Italia non esiste. Ciò che esiste è un Paese stracolmo di capacità e di energie. Un Paese che, nella sua storia, è sempre uscito più bello e più forte dalle crisi che ha attraversato. E lo ha fatto grazie all'unica risorsa naturale della quale dispone in abbondanza: il talento degli italiani.
Viene quasi voglia di bucare lo schermo e abbracciarlo. Come mai tutti quelli che lo hanno preceduto si sono affannati a riempire di proposte i loro ingombranti bauli politici quando sarebbe stato sufficiente affidarsi all'estemporaneità del genio italico per risolvere tutti i problemi del Paese?
Ed ancora: Quel che serve è un'occasione per mettere in rete le migliaia di idee e di esperienze che fanno dell'Italia un Paese molto migliore di come ce lo raccontano i media e la politica. Ecco dunque l'immancabile strizzatina d'occhio al modus operandi della macchina grillina, chiaro segno di una modernità di pensiero ed azione indispensabile per vincere le prossime primarie e - perché no - le prossime elezioni.
Spengo il pc.
Mentre il rosso e il blu del sito di Renzi mi affollano ancora la retina, ho l'impressione di sentire in lontananza un rumore sordo e intermittente, come di ganascia meccanica. In direzione nord-ovest, credo in Brianza, scorgo un caimano dal volto familiare. All'improvviso ricordo che questo tipo di rettile emette - attraverso la regione mandibolare e mascellare - suoni simili a quelli che sto ascoltando. Lo fa ogniqualvolta sente avvicinarsi l'ora del pranzo.
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