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Mediazione Creditizia ecco le modifiche richieste da Fimaa

Creato il 24 gennaio 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Valerio Angeletti, Presidente Nazionale di Fimaa, ha avanzato nei giorni scorsi una richiesta di parere all’Organismo di gestione e valutazione delle iscrizioni nell’elenco dei Mediatori creditizi, a Banca d’Italia e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Sen. Mario Monti, in merito all’incidenza che ha il disposto dell’art. 34 D.L. 201/2011, convertito nella Legge 214/2011 ‘Salva Italia’, sulla normativa che regola la mediazione creditizia, di cui ai D.Lgs. 141/2010 e 385/1993.Mediazione Creditizia ecco le modifiche richieste da Fimaa Il testo del Decreto Legge 201, all’art. 34 sulla Liberalizzazione delle attività economiche, dispone che “…3. Sono abrogate le seguenti restrizioni disposte dalle norme vigenti: ..e) la limitazione dell’esercizio di una attività economica attraverso l’indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all’operatore; …”. Secondo l’interpretazione di Fimaa, il tenore letterale dell’art. 34, applicato alla mediazione creditizia, abrogherebbe dunque la disciplina che attualmente ne regolamenta l’attività, permettendo la prosecuzione, o l’avvio, dell’attività di mediazione anche alle ditte individuali o alle società di persone, sinora escluse dall’elenco dei mediatori per mancanza di requisiti necessari. Se l’interpretazione della norma fosse confermata dall’Organismo di gestione interpellato, verrebbe infatti eliminato l’obbligo, per il soggetto che intenda avviare o proseguire l’attività di mediazione, di doversi necessariamente costituire, o trasformarsi, in società di capitali o società cooperativa, come invece stabilito dall’attuale norma che regola l’attività di mediazione.fonte fimaa ROMA Gennaio 2012


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