Magazine Psicologia
Come meditare in poco tempo con la massima resa.
La risposta è semplice:Basta meditare poco ma rendendo al massimo!
:)
Non scherzo! O meglio scherzo solo a secondo di cosa intendi per meditare.
Se per meditare intendi dire: stare seduti, magari a occhi chiusi, allora non sto scherzando!
Può bastare anche molto poco, per iniziare!!! Parlo del tempo di un caffè o di una sigaretta.
Ed è di questo che parleremo più avanti in quest’articolo.
Se, invece, la intendi come la intendo io, cambia completamente il punto di vista ma non la sostanza: può davvero bastare quel poco tempo!
C'è uno dei miei Maestri che dice: “La meditazione inizia quando, smetti di stare nella posizione a occhi chiusi, li riapri e stai nel mondo”. La prima parte, quando stai seduto a occhi chiusi, è solo l'allenamento, il resto della meditazione è la tua stessa vita!!
Come saprai non sono un maestro di meditazione sono solo un meditatore -sono ex indaffarato entrato nella sfera dei “pentiti”- Il mio sforzo, negli ultimi anni, è stato quello di creare trucchi e stratagemmi per portare la consapevolezza in ogni momento possibile (diventano possibili quelli i cui riesco)
Più siamo sotto stress e più tecniche e trucchi per richiamarci alla consapevolezza sono utili per agire in modo sano, corretto ed evitando di fare danni.
Ci riesco? Ovviamente non sempre, solo ogni tanto. Ma posso dire, senza timore di essere smentito, di avere rivoluzionato la mia vita negli ultimi cinque anni, e in meglio! Anche se ho mooolto margine di miglioramento :).
Invece di dire “sono una donna non sono una santa” posso dire “sono un indaffarato non sono un santo”.
Dicevamo che la vita può trasformarsi in occasione continua per la consapevolezza, questo è lo sforzo del mio lavoro: oserei dire la parte centrale di ciò che mi piace condividere.
Un Venerabile Maestro Tailandese: Achaan Chah, a un indaffarato che gli chiedeva come fare a meditare visto che non aveva tempo, il maestro gli rispose: “Hai tempo per respirare?”.
In fondo in ogni momento della giornata, in qualsiasi situazione di stress (vedi l’articolo sullo stress con la storiella zen ;) ) possiamo ricordarci del nostro respiro: questa è una tecnica semplice e pratica per trasformare ogni momento della giornata in un attimo di presenza: quando osserviamo il flusso del nostro respiro siamo nel qui e Adesso!!
Questo è esattamente come possiamo fare praticamente e lo ripeto: Praticamente! Non sto parlando di teoria! Ma di una cosa che possiamo fare in qualsiasi istante!
Ce ne ricordiamo 10 volte al giorno? Va bene. Ce ne ricordiamo 3 volte al giorno? Va benissimo lo stesso! Figuriamoci se ce ne ricordiamo mille o più volte al giorno.Il punto non è quanto ce ne ricordiamo, ma il fatto di poterlo fare tutte le volte che ci viene in mente!
Ci sono dei mestieri in cui, tra l’altro, è molto utile avere un’idea continua di come stai nell’Adesso. Specie se sei uno psicologo, un Counselor, un infermiere, un medico, un addetto alla pubblica amministrazione, etc.
Se vivi e lavori in relazione con il pubblico, può cambiarti una giornata storta in una giornata piena di sorrisi. Succede sempre? Ovviamente non sempre ma succede!!! E davvero!!! E abbiamo la possibilità di farlo succedere, o di provarci!
Qualcuno diceva:“Se incontri qualcuno senza un sorriso regalagliene uno dei tuoi!”
Ecco quindi la risposta alla parte del titolo “come ottenere la massima resa”: trasformando quanti più attimi possibili in un’occasione per tornare al respiro e alla consapevolezza.
Vediamo adesso come meditare in “poco tempo”.
Questa volta intendo dire il tempo che dedichiamo a noi stessi come allenamento (la ginnastica della consapevolezza) al “Qui e Adesso”. Quindi quando ci mettiamo in “posizione per meditare”
Cioè semplicemente quel momento in cui stiamo in raccoglimento ad occhi chiusi o semichiusi. Basta il tempo di un caffè: 7 minuti solo 7!!!
L’ideale sarebbe che diventasse una piccola e semplice abitudine quotidiana.
Ed è alla portata di tutti anche alla tua!
Vediamo come fare:
Adesso, parlo proprio di Adesso che leggi, prendi un foglio di carta ed una penna e definiamo un metodo, su di te, per meditare in poco tempo, che sia compatibile con il tuo quotidiano.
Solo tu puoi sapere cosa è fattibile per te e lo definiamo adesso!!
1) Verifica la tua motivazione: scrivi cosa ti spinge a meditare e verifica quanto hai voglia di farlo: se non hai la motivazione, puoi anche lasciare perdere: la meditazione non fa per te!!2) Poniti un obiettivo raggiungibile. L’ideale sarebbe pochi minuti tutti i giorni, (se vuoi fare di più, nessuno ti vieta di rifarlo più volte al giorno, anzi!). Non partire dicendo: “Faccio 20 minuti” parti con qualcosa di molto semplice: 7 minuti possono bastare, metti la sveglia 5 minuti prima; altri 2 minuti li “rubi” alle piccole perdite di tempo. Come vedi è fattibilissimo! Tra l’altro Stefano Mini (autore dell' articolo sul sonno) ha osservato, nel suo ebook, come è più salutare alzarsi subito dopo il suono della sveglia che indugiare a letto.
Se sei uno che, come faccio anch’io ogni tanto, si rigira nel letto dopo il suono della sveglia hai già guadagnato molti minuti!! Forse ben più di 7!!
Meditare la mattina è spesso uno dei momenti migliori: molti meditatori di quelli “tosti” si svegliano mezz’ora o un’ora prima per fare la loro meditazione e, il “sonno mancante” è ampliamente ripagato dall’energia e la tempra che offre lo stato meditativo.
Ma questo ci porta fuori strada. Torniamo a te!
Valuta:
a) quanto tempo vuoi meditare (10 minuti? 7?) comincia con poco.
b) In che ora del giorno vuoi meditare.3) Usa un timer. Mia madre a 80 anni meditava con un timer da cucina, sai quelli che trovi nei casalinghi con forme anche curiose (ne aveva una a forma di arancia, una a forma di cuoco ed una a forma di caffettiera) che ruoti e quello fa tic tac fino a squillare al termine. Ma mia madre non era il massimo delle tecnologia.
Oggi quasi tutti i cellulari hanno dei timer, chiamati anche countdown, ovvero conti alla rovescia.
Per Iphone ed Android (io ho uno smartphone con windows mobile) esistono anche delle applicazioni col conto alla rovescia apposta per meditare (cerca ad esempio insight timer o zen timer). Il vantaggio del timer e che guardi l’orologio, sai che hai 7 minuti per meditare, e una volta impostato il timer non stai lì a preoccuparti del tempo che scorre: sai che sarai avvertita/o per tempo! È fondamentale! Se non hai il timer a tranquillizzarti è facile che con solo 10 minuti a disposizione non ti ci metti neanche a meditare, quando invece, con un semplice timer puoi stare tranquilla/o per tutti i dieci minuti!4) Inseriscilo in agenda. Esatto! Siamo abitudinari (vedi l’articolo sulle abitudini) e possiamo rendere questa una sana abitudine quotidiana! In fondo è di questo che stiamo parlando!!
Quindi va programmata tra le cose da fare. Ci mettiamo circa venti giorni prima che una nuova modalità attecchisca sino a diventare una nuova abitudine. Quindi per tre settimane ci vorrà un pochino di impegno. Specie tra la seconda e la terza.
Metti in preventivo un piccolo impegno (per questo 7 minuti bastano) che potrai mantenere anche in quel periodo, una volta superate le 3 settimane la tua sarà un’abitudine molto più facile da mantenere e la tua vita subirà dei piccoli, quasi impercettibili, ma importanti cambiamenti.
Bada bene la vita non la meditazione, quella ti sembrerà non evolvere, tu non ci badare e insisti!! Vedrai: la tua vita sarà migliore!
Se vuoi meditare più di quanto ti sei programmato (ad esempio più dei 7 minuti), ti consiglio, prima di mantenere e saldare bene la tua abitudine (dei 7 minuti) ed inserire, semmai, altri momenti (altri 7 minuti durante la giornata);
se poi vuoi proprio aumentare il tempo da dedicare alla tua pratica abitudinaria, allora aspetta un paio di mesi, e poi aggiungi tutto il tempo che vuoi purché, se un giorno non riesci a farla, cerca di fare almeno quella solita (di 7 minuti).5) Ricordati del respiro ogni volta che ti viene in mente durante tutta la tua giornata!
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