Menare chi?

In un mondo ideale, nessuno. Nel mondo reale, invece… a volte… insomma…

di Marco Cagnotti

Mi dispiace per Emilio Fede. Sinceramente, davvero. Mi dispiace che sia stato menato in un ristorante. Non c’entra la politica, pare. Dovrebbe essere, si dice, ancora una vecchia storia di veline, calciatori e tutta la simpatica fauna che prospera in quell’ambiente lì. Tanto per cambiare. E non si capisce come le “lesioni gravissime” gli consentano di condurre il TG4 l’indomani, visto che di solito si parla di “lesioni gravissime” quando si è in fin di vita all’ospedale. Ma, ovvio, è solo meglio così. E comunque mi dispiace che Emilio Fede sia stato menato. Sul serio.

Mentre mi dispiaccio, tuttavia, vengo a sapere che i finanziamenti del MIUR per gli istituti e i collegi di eccellenza verranno dimezzati. Dimezzati. Di-mez-za-ti. Sicché sono a rischio tutti i posti gratuiti offerti agli studenti meritevoli ma privi di mezzi sufficienti per mantenersi all’Università. Ma, si sa, c’è la crisi. Tocca tirare la cinghia un po’ tutti. S’ha da capire. Perciò io, quando di conseguenza anche il mio corso all’Università di Pavia sarà stato cancellato, capirò.

Poi scopro che nel 2010 le spese militari ammontano a oltre 23 miliardi. E che in futuro 14 miliardi saranno investiti per l’acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter.

Risorse indispensabili per il futuro del Paese.

Inoltre so che mantenere Rete 4 in chiaro, senza spedirla sul satellite dove meriterebbe di andare, costa all’Italia 350 mila euro al giorno di multa, imposta dalla Corte di Giustizia Europea con valore retroattivo al gennaio 2006: fatto il conto della serva, a oggi fa più di 600 milioni.

Intanto non ci sono soldi per l’Università, la ricerca, la scienza, la cultura. Insomma, per il futuro del Paese. Ma che importa? I veri drammi del Paese sono altri. Per esempio, Mara Carfagna rimarrà nel governo? Eeehhh… son problemi seri. Pensa se se ne andasse. Sentiremmo tutti la perdita della sua azione incisiva ed efficace. Una tragedia, proprio.

Una figura preziosa e importante nel governo.

Nel frattempo gli studenti scendono in piazza. Reclamano, fra le molte altre cose, anche più finanziamenti per la scuola, l’Università, la ricerca. Reclamano, in fondo, un futuro che non sia l’emigrazione là dove le doti degli scienziati italiani vengono apprezzate e valorizzate. Scendono in piazza e fanno cose, come spesso fanno gli studenti. Cose anche non lodevoli. Accade, quando la gente scende in piazza esasperata. Non è bello, ma accade.

Mentre così rimugino, durante un’edizione del TG4 Emilio Fede si produce in un commento nel quale sostiene che “un popolo civile, come noi siamo, quando si trova di fronte a queste situazioni, dovrebbe intervenire, intervenire e menarli, perché questi capiscono solo di essere menati”.

Emilio Fede. Il popolo civile. Menarli. Gli studenti. Su Rete 4.

Sai che c’è? Non mi dispiaccio più.