Dopo una stagione passata in infermeria tra moltissime incognite e incomprensioni con i Philadelhia 76ers, Andrew Bynum ha deciso che l’anno prossimo porterà i suoi talenti ai Cleveland Cavaliers. Il centro classe 1987 ha firmato un biennale da 24 milioni di dollari: il contratto prevede però che i Cavs decideranno se tenerlo anche la stagione 2014-2015 e soprattutto nel primo anno solo 6 milioni sono garantiti, mentre gli altri 6 sono legati a clausole e incentivi relativi alle partite giocate. Un bel colpo per il proprietario Dan Gilbert, che è riuscito a superare la concorrenza dei Dallas Mavericks, che avevano 8 milioni disponibili da offrire, e gli Atlanta Hawks. A Cleveland Bynum ritrova coach Mike Brown che lo aveva diretto, e con decenti risultati, ai Los Angeles Lakers.
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Se Bynum tornerà ad essere il Bynum visto ai Lakers, i tifosi dei Cavaliers possono sognare almeno un ritorno ai playoff, vista la presenza di una stella in ascesa come Kyrie Irving, la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Anthony Bennett, e i nuovi arrivi Jack e Clark, giocatori di sicuro affidamento. Uniti poi a Waiters, Thompson, Varejao e Zeller, con il lavoro di coach Brown, si può anche andare all’estate 2014, con un ritorno a sorpresa, da free agent, di LeBron James. Intanto, dopo il benvenuto di Irving, Bynum si lancia e parla addiritura di anello “ring time”.
Ring Time!! RT @KyrieIrving: Big time!! Welcome Andrew Bynum to Cleveland Fans
— Andrew Bynum (@AndrewBynum) July 11, 2013
Questo però è il futuro dei Cleveland Cavs mentre il presente vede altri movimenti di mercato. Attivi i Milwaukee Bucks che hanno ripreso il play Luke Ridnour dai Minnesota Twolves in cambio di seconde scelte future e soldi e hanno fatto firmare a Jeff Teague, altro playmaker, la proposta per un quadriennale da 32 milioni di dollari. Gli Atlanta Hawks hanno 3 giorni per pareggiare l’offerta se vogliono trattenere Teague, che è restricted free agent. Secondo i rumors gli Hawks non pareggeranno ma proveranno piuttosto ad intavolare un sign-and-trade per avere dai Bucks Brandon Jennings, a questo punto senza più spazio in Wisconsin, considerate anche la firma di OJ Mayo e la scelta al Draft di Nate Wolters. Atlanta, che nel frattempo ha firmato la prima scelta Dennis Schroeder, play tedesco, per la posizione di regista titolare starebbe anche sondando la disponibilità di Mo Williams.
I Minnesota Twolves, oltre a cedere, ingaggiano Corey Brewer: per l’ala piccola ex Nuggets un triennale da 15 milioni di dollari. Brewer torna nella franchigia che lo scelse al Draft nel 2007. In casa Dallas Mavericks, perso Bynum, si continua a cercare un big man: piace Samuel Dalembert, l’haitiano ex Bucks, e si fa un pensiero su Greg Oden, che però non gioca di fatto dal 2009. A proposito di big man, i Los Angeles Lakers hanno confermato Robert Sacre con un accordo pluriennale (non sono stati comunicati i dettagli): il pivot ex Gonzaga allunga il roster e continuerà nel suo ruolo di “sventolatore di asciugamani”.
I Golden State Warriors hanno ufficializzato l’arrivo di Marreese Speights, triennale per lui da 11 milioni di dollari, e hanno esercitato l’opzione per trattenere coach Mark Jackson anche nella stagione 2014-2015. Gli Houston Rockets, che hanno perso Carlos Delfino, accasatosi ai Bucks, rinforzano la panchina con Reggie Williams, esterno mancino con punti nelle mani: l’ex Bobcats ha firmato un biennale (team option sul secondo anno). Infine è arrivata l’ufficialità della fine del rapporto tra i Chicago Bulls e Rip Hamilton: la guardia classe ’78, ex Detroit Pistons, non ha avuto fortuna nella sua avventura con la maglia dei tori chiusa con 78 presenze (in due stagioni) alle medie di 10.5 punti e 2.6 assist.
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