E’ vero, sono napoletana. Anzi, i napoletani “veri” dicono che sono di provincia; io preferisco dire che sono della costiera sorrentina (che fa parecchio più figo); in realtà sono proprio di Vico Equense, ridente località “marina” patria dell’Università della Pizza (che se non conoscete siete sfigati voi)! Pignolerie geografiche a parte, ci ho vissuto talmente poco tempo che queste ultime 36 ore passate al Sud sono state per me fonte di scoperte e conferme.La conferma che è una città meravigliosa, tra scorci, scale, vicoli, panni stesi, motorini in controsenso ed il sapore di mare che si respira anche in cima a S.Martino. Le chiese, i teschi, gli artigiani dei presepi, i teatri, il fritto, Pulcinella e San Gennaro, Sacro e Profano, caos e ordine, salite e discese, storia e contemporaneità. Il delirio, i sorrisi, le persone, i personaggi seri e quelli buffi, la musicalità delle parole e le canzoni cantate da sopra ad un balcone che arrivano a solleticare le orecchie dei passanti. Anche i gatti, a Napoli, ti fanno capire chi è che comanda, che la città non si tocca e che o la ami o è meglio che cominci a fuggire. Perchè Lei è ostile con chi è ostile con Lei!!!La scoperta è che a Napoli parlano tutti, ma proprio tutti (di questo ne avevo il sospetto osservando mia madre, che è una radiolina). Anche i muri parlano, mandano messaggi di rivolta, di minaccia, di protezione, di amore. Ho scoperto la leggenda del “munaciello“. Ho scoperto che ci sono antichi teatri incastrati nelle case e che sotto le strade c’è un mondo da scoprire. Ho capito com’è fatta la città e come muovermi. Ho capito che è sempre meglio avere con sè un cornetto anti-sfiga (anche se la sfortuna non esiste, meglio non sfidare la sorte)!!!
E credo anche di aver capito perchè al Sud sono tutte tettone…ma non ve lo dico!!! Posso solo lasciarvi sulle note di una canzone che mi fa emozionare da sempre, orgogliosa di essere “terrona“!!!
http://www.youtube.com/watch?v=iZlO0R6AbiU