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Miami non si ferma più Bene Dallas e Chicago

Creato il 05 dicembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

Quarto successo di fila degli Heat, contro Atlanta, con i “Big Three” oltre i 20 punti a testa: Bosh 27, Wade 26, James 22. I Mavericks passano a Sacramento 103-105, rimontando 9 punti in 5′, Rose trascina i Bulls al successo all’overtime contro Houston. Milwaukee ok

L'urlo di LeBron James, autore di 22 punti contro Atlanta. Reuters
L’urlo di LeBron James, autore di 22 punti contro Atlanta

Miami vince la quarta partita consecutiva con i suoi “Big Three” oltre i 20 punti a testa. Orlando, senza 4 giocatori, non può che perdere a Milwaukee, mentre Dallas si salva a Sacramento. Minnesota stabilisce il nuovo record di franchigia per triple segnate e asfalta Cleveland, tutto facile per Philadelphia contro Charlotte, Rose guida Chicago in overtime su Houston.

Miami Heat-Atlanta Hawks 89-77

Quarta vittoria consecutiva per i Miami Heat, la seconda stagionale contro una squadra con un record superiore al 50%. “Stiamo iniziando a ‘trovarci’… E questo fa tutta la differenza del mondo”. Lo dice Dwyane Wade, autore di una gara da doppia doppia, mentre LeBron James – dopo i fischi e gli insulti assortiti nella trasferta di Cleveland – si è preso i cori dei suoi nuovi tifosi (“Miami loves you!”) a tirargli su il morale. Senza Joe Johnson, Atlanta si appoggia ad Al Horford in mezzo all’area, e soprattutto prova a difendere: dopo essere stata sotto di 17 in un paio di occasioni prima dell’intervallo, gli Hawks concedono appena 13 punti con 6/19 dal campo ai padroni di casa nel terzo periodo, e rientrano fino a -2. Poi una mostruosa schiacciata di James (81-72 a 2’52 dalla fine) manda i titoli di coda. Da notare, come aneddoto, l’esordio con Atlanta di Damien Wilkins, nipote di quel Dominique che per molti anni è stato l’uomo-simbolo della franchigia.

Miami: Bosh 27 (12/22, 3/4 tl), Wade 26, James 22. Rimbalzi: Bosh e Wade 10. Assist: James e Chalmers 4.
Atlanta: Horford 22 (10/11, 2/4 tl), Ja. Crawford e Powell 12, Smith 11, Bibby 10. Rimbalzi: Horford 9. Assist: Bibby 6.

Milwaukee Bucks-Orlando Magic 96-85

Al rientro dopo una gara di assenza per un problema alla schiena, Andrew Bogut si diverte contro i Magic senza Howard, ma anche privi di Jameer Nelson, J.J. Redick e Ryan Anderson. I primi tre per problemi allo stomaco, Anderson per un problema al piede destro rimediato nell’ultima gara. Milwaukee non va mai sotto nel punteggio, guidata dalla forza di Bogut in area e da un eccellente Brandon Jennings (anche 7 rimbalzi per lui), mentre con soli 8 giocatori arruolabili e senza quelle pedine fondamentali coach Stan van Gundy può solo arrendersi.

Milwaukee: Bogut 31 (13/20, 5/16 tl), Jennings 27, Salmons 16. Rimabalzi: Bogut 18. Assist: Jennings 6.
Orlando: Carter 20 (7/16, 0/5, 6/8 tl), Richardson 16, Lewis 13, Bass 12. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Carter 6.

Jason Kidd, a destra, contro Udrih: decisivo con due liberi. Ap
Jason Kidd, a destra, contro Udrih: decisivo con due liberi

Sacramento Kings-Dallas Mavericks 103-105

Un paio di triple di Beno Udrih davano ai Kings ancora 9 punti di vantaggio con 5’42 da giocare, ma questi Mavs sono duri e non mollano proprio mai. Dopo essere stati sorretti da Dirk Nowitzki nella prima metà di gara (15 nel secondo quarto, chiuso avanti dai Kings 55-54), i giocatori di Carlisle producono un parziale di 15-2, ispirato da 4 punti a testa del tedesco e di Jason Terry (sua la schiacciata del pareggio a quota 101). Nowitzki prende anche due rimbalzi fondamentali per consentire prima a Chandler e poi a Kidd di subire fallo e portare i texani avanti 105-101 dalla lunetta. Dopo che Cousins accorcia, sempre ai liberi, Barea subisce fallo per fermare il cronometro a 11 secondi dal termine ma fa 0/2: i Kings hanno l’ultima occasione, ma Landry perde palla e Dallas vince.

Sacramento: Evans 25 (8/15, 3/5), Greene 19, Cousins 17, Udrih 16. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Evans 8.
Dallas: Nowitzki 25 (11/15, 3/3 tl), Terry 23, Butler 13, Chandler 10. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Barea 6.

Chicago Bulls-Houston Rockets 119-116 dts

L’ex di turno, Brad Miller, regala sudori freddi ai Chicago Bulls: il centro visto a Livorno durante l’ultimo lock-out (stagione 1998-99) segna 10 punti nell’ultimo quarto, quando Houston torna definitivamente in partita dopo essere stata sotto anche di 14 e solo una tripla allo scadere di Rose (non esattamente la specialità della casa) impedisce agli ospiti di vincere, e rimanda la partita al supplementare. Ancora Rose, autore di una prova mostruosa (anche 7 rimbalzi e 5 recuperi) segna 5 punti consecutivi per rispondere a Scola e tenere avanti i suoi (118-116 a 1’16 dalla fine), mentre Miller sbaglia la tripla del potenziale sorpasso e poi quella del possibile pareggio, sporcata da Gibson, dopo il tiro libero del 119-116 di Brewer a 4 secondi dalla sirena. Da notare la partita di Carlos Boozer, che inizia a trovare i suoi riferimenti con la nuova squadra: 9/15 da due e 7/10 ai liberi con 9 rimbalzi in 30 minuti per l’ex Utah.

Chicago: Rose 30 (9/22, 4/6), Boozer 25, Deng 15, Noah e Korver 13. Rimbalzi: Noah 12. Assist: Rose 11.
Houston: Scola 27 (9/18, 9/12 tl), Miller 20, Lowry 16, Martin 14, Battier 12. Rimbalzi: Scola 8. Assist: Lowry e Martin 4.

Philadelphia 76ers-Charlotte Bobcats 109-91

Dopo la palla persa che è costata la partita in quel di Atlanta, Jodie Meeks si rifà con gli interessi: l’esterno dei 76ers mette 20 punti con 6 triple nel solo primo quarto, compresa la tripla che a 2’07 dalla fine del primo quarto portava i padroni di casa a +21 (32-11) e che sostanzialmente ha chiuso la gara. La squadra di Larry Brown (l’uomo che portò la Philadelphia di Iverson in finale) non si riprende più. A proposito di Iverson, Meeks diventa il secondo giocatore dopo “The Answer” a segnare 20 punti in un primo quarto di una gara giocata in questo palazzo.

Philadelphia: Meeks 26 (2/6, 7/10, 1/2 tl), Young 20, Brand, Iguodala e Holiday 15. Rimbalzi: Brand 10. Assist: Iguodala e Holiday 7.
Charlotte: Diaw 19 (5/8, 2/4, 3/4 tl), Jackson 18, Augustin e Brown 12. Rimbalzi: Brown 7. Assist: Diaw 6.

Minnesota Timberwolves-Cleveland Cavaliers 129-95

Senza Anthony Tolliver (problemi al ginocchio destro) ma soprattutto senza Michael Beasley (distorsione alla caviglia destra), il miglior marcatore di Minnesota con 21.6 punti di media, i Timberwolves sommergono Cleveland con le triple con un pazzesco 18/26, nuovo record di franchigia per tiri da fuori realizzati. Partita finita già all’intervallo, con l’ennesima strepitosa prova di Love (ancora a flirtare con il “30+20″), e si è rivisto anche Nikola Pekovic (7 con 7 rimbalzi in 12′). I Cavs? Non pervenuti.

Minnesota: Love 28 (3/10, 5/5, 7/8 tl), Johnson 20, Ellington 16, Brewer 15, Milicic 14, Telfair 10. Rimbalzi: Love 19. Assist: Telfair 7.
Cleveland: Sessions 18, Jamison 17, Williams 11, Powe 10. Rimbalzi: Williams e Powe 6. Assist: Sessions 6.

tratto da Gazzetta.it



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