Quarto successo di fila degli Heat, contro Atlanta, con i “Big Three” oltre i 20 punti a testa: Bosh 27, Wade 26, James 22. I Mavericks passano a Sacramento 103-105, rimontando 9 punti in 5′, Rose trascina i Bulls al successo all’overtime contro Houston. Milwaukee ok
- L’urlo di LeBron James, autore di 22 punti contro Atlanta
Miami vince la quarta partita consecutiva con i suoi “Big Three” oltre i 20 punti a testa. Orlando, senza 4 giocatori, non può che perdere a Milwaukee, mentre Dallas si salva a Sacramento. Minnesota stabilisce il nuovo record di franchigia per triple segnate e asfalta Cleveland, tutto facile per Philadelphia contro Charlotte, Rose guida Chicago in overtime su Houston.
Miami Heat-Atlanta Hawks 89-77
Quarta vittoria consecutiva per i Miami Heat, la seconda stagionale contro una squadra con un record superiore al 50%. “Stiamo iniziando a ‘trovarci’… E questo fa tutta la differenza del mondo”. Lo dice Dwyane Wade, autore di una gara da doppia doppia, mentre LeBron James – dopo i fischi e gli insulti assortiti nella trasferta di Cleveland – si è preso i cori dei suoi nuovi tifosi (“Miami loves you!”) a tirargli su il morale. Senza Joe Johnson, Atlanta si appoggia ad Al Horford in mezzo all’area, e soprattutto prova a difendere: dopo essere stata sotto di 17 in un paio di occasioni prima dell’intervallo, gli Hawks concedono appena 13 punti con 6/19 dal campo ai padroni di casa nel terzo periodo, e rientrano fino a -2. Poi una mostruosa schiacciata di James (81-72 a 2’52 dalla fine) manda i titoli di coda. Da notare, come aneddoto, l’esordio con Atlanta di Damien Wilkins, nipote di quel Dominique che per molti anni è stato l’uomo-simbolo della franchigia.
Miami: Bosh 27 (12/22, 3/4 tl), Wade 26, James 22. Rimbalzi: Bosh e Wade 10. Assist: James e Chalmers 4.
Atlanta: Horford 22 (10/11, 2/4 tl), Ja. Crawford e Powell 12, Smith 11, Bibby 10. Rimbalzi: Horford 9. Assist: Bibby 6.
Milwaukee Bucks-Orlando Magic 96-85
Al rientro dopo una gara di assenza per un problema alla schiena, Andrew Bogut si diverte contro i Magic senza Howard, ma anche privi di Jameer Nelson, J.J. Redick e Ryan Anderson. I primi tre per problemi allo stomaco, Anderson per un problema al piede destro rimediato nell’ultima gara. Milwaukee non va mai sotto nel punteggio, guidata dalla forza di Bogut in area e da un eccellente Brandon Jennings (anche 7 rimbalzi per lui), mentre con soli 8 giocatori arruolabili e senza quelle pedine fondamentali coach Stan van Gundy può solo arrendersi.
Milwaukee: Bogut 31 (13/20, 5/16 tl), Jennings 27, Salmons 16. Rimabalzi: Bogut 18. Assist: Jennings 6.
Orlando: Carter 20 (7/16, 0/5, 6/8 tl), Richardson 16, Lewis 13, Bass 12. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Carter 6.
- Jason Kidd, a destra, contro Udrih: decisivo con due liberi
Sacramento Kings-Dallas Mavericks 103-105
Un paio di triple di Beno Udrih davano ai Kings ancora 9 punti di vantaggio con 5’42 da giocare, ma questi Mavs sono duri e non mollano proprio mai. Dopo essere stati sorretti da Dirk Nowitzki nella prima metà di gara (15 nel secondo quarto, chiuso avanti dai Kings 55-54), i giocatori di Carlisle producono un parziale di 15-2, ispirato da 4 punti a testa del tedesco e di Jason Terry (sua la schiacciata del pareggio a quota 101). Nowitzki prende anche due rimbalzi fondamentali per consentire prima a Chandler e poi a Kidd di subire fallo e portare i texani avanti 105-101 dalla lunetta. Dopo che Cousins accorcia, sempre ai liberi, Barea subisce fallo per fermare il cronometro a 11 secondi dal termine ma fa 0/2: i Kings hanno l’ultima occasione, ma Landry perde palla e Dallas vince.
Sacramento: Evans 25 (8/15, 3/5), Greene 19, Cousins 17, Udrih 16. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Evans 8.
Dallas: Nowitzki 25 (11/15, 3/3 tl), Terry 23, Butler 13, Chandler 10. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Barea 6.
Chicago Bulls-Houston Rockets 119-116 dts
L’ex di turno, Brad Miller, regala sudori freddi ai Chicago Bulls: il centro visto a Livorno durante l’ultimo lock-out (stagione 1998-99) segna 10 punti nell’ultimo quarto, quando Houston torna definitivamente in partita dopo essere stata sotto anche di 14 e solo una tripla allo scadere di Rose (non esattamente la specialità della casa) impedisce agli ospiti di vincere, e rimanda la partita al supplementare. Ancora Rose, autore di una prova mostruosa (anche 7 rimbalzi e 5 recuperi) segna 5 punti consecutivi per rispondere a Scola e tenere avanti i suoi (118-116 a 1’16 dalla fine), mentre Miller sbaglia la tripla del potenziale sorpasso e poi quella del possibile pareggio, sporcata da Gibson, dopo il tiro libero del 119-116 di Brewer a 4 secondi dalla sirena. Da notare la partita di Carlos Boozer, che inizia a trovare i suoi riferimenti con la nuova squadra: 9/15 da due e 7/10 ai liberi con 9 rimbalzi in 30 minuti per l’ex Utah.
Chicago: Rose 30 (9/22, 4/6), Boozer 25, Deng 15, Noah e Korver 13. Rimbalzi: Noah 12. Assist: Rose 11.
Houston: Scola 27 (9/18, 9/12 tl), Miller 20, Lowry 16, Martin 14, Battier 12. Rimbalzi: Scola 8. Assist: Lowry e Martin 4.
Philadelphia 76ers-Charlotte Bobcats 109-91
Dopo la palla persa che è costata la partita in quel di Atlanta, Jodie Meeks si rifà con gli interessi: l’esterno dei 76ers mette 20 punti con 6 triple nel solo primo quarto, compresa la tripla che a 2’07 dalla fine del primo quarto portava i padroni di casa a +21 (32-11) e che sostanzialmente ha chiuso la gara. La squadra di Larry Brown (l’uomo che portò la Philadelphia di Iverson in finale) non si riprende più. A proposito di Iverson, Meeks diventa il secondo giocatore dopo “The Answer” a segnare 20 punti in un primo quarto di una gara giocata in questo palazzo.
Philadelphia: Meeks 26 (2/6, 7/10, 1/2 tl), Young 20, Brand, Iguodala e Holiday 15. Rimbalzi: Brand 10. Assist: Iguodala e Holiday 7.
Charlotte: Diaw 19 (5/8, 2/4, 3/4 tl), Jackson 18, Augustin e Brown 12. Rimbalzi: Brown 7. Assist: Diaw 6.
Minnesota Timberwolves-Cleveland Cavaliers 129-95
Senza Anthony Tolliver (problemi al ginocchio destro) ma soprattutto senza Michael Beasley (distorsione alla caviglia destra), il miglior marcatore di Minnesota con 21.6 punti di media, i Timberwolves sommergono Cleveland con le triple con un pazzesco 18/26, nuovo record di franchigia per tiri da fuori realizzati. Partita finita già all’intervallo, con l’ennesima strepitosa prova di Love (ancora a flirtare con il “30+20″), e si è rivisto anche Nikola Pekovic (7 con 7 rimbalzi in 12′). I Cavs? Non pervenuti.
Minnesota: Love 28 (3/10, 5/5, 7/8 tl), Johnson 20, Ellington 16, Brewer 15, Milicic 14, Telfair 10. Rimbalzi: Love 19. Assist: Telfair 7.
Cleveland: Sessions 18, Jamison 17, Williams 11, Powe 10. Rimbalzi: Williams e Powe 6. Assist: Sessions 6.