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Milano: detenuta argentina evade da San Vittore

Creato il 18 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto
Milano: detenuta argentina evade da San VittorePisaRoma
E’ il segretario generale, Leo Beneduci dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) a riferirlo. 
La detenuta madre di nazionalità argentina, di trentotto anni e in attesa di giudizio definitivo, «è evasa alle 22 di ieri dall'apposita sezione a custodia attenuata annessa alla casa circondariale di Milano San Vittore». «La detenuta -spiega Beneduci- è fuggita aprendosi un varco tra le inferriate del piano terra portandosi appresso la figlioletta di due anni e sono attualmente in corso le relative ricerche da parte della polizia penitenziaria in servizio nel capoluogo meneghino». 
Se per l'Italia questa è la IV evasione in pochi giorni, per il carcere meneghino «Si tratterebbe della seconda evasione in tre anni dalla palazzina specificamente dedicata alle detenute con figli, a suo tempo attivata dalla provincia milanese e oggi anche prevista, con altre analoghe, da una legge dello stato per le circa 60 recluse con prole inferiore ai tre anni sul territorio nazionale - prosegue il leader dell'Osapp - ma, nonostante l'identità del reato l'evento anche se preoccupante appare di rilevanza ben inferiore a quelli avvenuti dall'inizio dell'anno a Pisa e a Roma nel carcere di Regina Coeli, nei cui riguardi non risulterebbero particolari allarmi nè nella classe politica nè negli organi di governo». 
«Non a caso infatti - conclude Beneduci - detti istituti sono definiti a custodia attenuata e il personale di polizia per espressa previsione presta servizio in abiti di foggia civile riducendo al minimo le attività di stretta sorveglianza al fine di agevolare il rapporto tra madri e la prole in tenerissima età. Ci auguriamo, quindi, che l'esperienza degli icam (così sono definiti tali strutture) non sia in alcun modo svilita e che il personale di polizia penitenziaria impiegatovi non debba rispondere, come fin troppo spesso avviene, di colpe non proprie». 
Di certo non tocca a noi dire se questa evasione è più o meno grave delle altre avvenute in questi giorni, ma certamente possiamo dire che il problema sicurezza nelle carceri è ormai un’emergenza che va oltre le mura ed invade le città.

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