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Millsap ne fa 46: Miami k.o. I Lakers sempre imbattuti

Creato il 10 novembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

Gli Heat cadono in casa all’overtime, 114-116, contro Utah con l’ala che segna 11 punti in 28″: non basta la tripla doppia di James. Bryant trascina i suoi contro Minnesota: 99-94 e Los Angeles è 8-0. Indiana demolisce Denver, con 54 punti nel solo terzo quarto

Crios Bosh, a sinistra, in lotta contro Paul Millsap. Ap

Chris Bosh, a sinistra, in lotta contro Paul Millsap

Incredibile a Miami: gli Utah Jazz rimontano dal -22 e vanno ai supplementari con 11 punti in 28 secondi di Millsap, per costringere Wade, James e Bosh alla prima resa in casa. I Lakers soffrono contro i Timberwolves di un grande Kevin Love, ma la portano a casa e per la terza volta nella storia partono 8-0. Vittoria esterna per Cleveland in casa dei Nets, tutto facile per Portland su Detroit, 54 punti nel terzo quarto (!) per Indiana contro Denver, demolita.

Miami Heat-Utah Jazz 114-116 dts

Doveva succedere, è successo. I Miami Heat perdono anche la loro prima partita in casa, nonostante i 39 di Wade e la tripla-doppia di LeBron James (che però ha tirato 5/18 dal campo), ma soprattutto nonostante i 22 punti di vantaggio maturati in una prima metà di partita tragica per Utah (51-29 con i tiri liberi di James a 45 secondi dall’intervallo). Poi, però, succede l’impossibile: i ragazzi di Sloan continuano a crederci, e nel finale dei regolamentari Paul Millsap si traveste da Reggie Miller: 11 punti in 28 secondi con 3 triple a segno e i 2 del pareggio allo scadere (104-104) dopo il rimbalzo d’attacco sul tiro sbagliato da C.J. Miles. Assolutamente folle. I Jazz ora sono psicologicamente in vantaggio e con 5 punti consecutivi di Kirilenko vanno a +3 (114-111) con 20 secondi da giocare nel supplementare. Wade pareggia da tre punti, ma commette fallo su Francisco Elson praticamente allo scadere: 2/2 ai liberi per il centro olandese, e Miami si deve arrendere, perché l’ultimo tiro, scoccato dalle mani di Eddie House, non va. “Questa partita dice molto sulla squadra che siamo”, ha detto poi Millsap. E in un certo senso dice molto anche sugli attuali Heat: “Penso che, come gruppo, abbiamo giocato facendoci prendere dal panico”, ha detto Dwyane Wade.

Miami: Wade 39 (9/18, 3/5, 12/16 tl), James 20, Bosh 17, Jones 11, Arroyo 10. Rimbalzi: James 11. Assist: James 14.
Utah: Millsap 46 (16/25, 3/3, 5/7 tl), Williams 21, Kirilenko 16, Miles 12. Rimbalzi: Jefferson, Millap e Kirilenko 9. Assist: Williams 14.

Un duello aereo fra Bryant e Kevin Love. Reuters
Un duello aereo fra Bryant e Kevin Love

Los Angeles Lakers-Minnesota Timberwolves 99-94

Per la terza volta nella storia della franchigia, i Lakers iniziano la stagione 8-0. Ma c’è voluta una gara inaspettatamente combattuta contro i T’Wolves, che collezionano pesanti sconfitte in giro per la Lega, ma si sono affidati alle spalle larghe di Kevin Love, che ha tenuto i suoi in partita sempre grazie a una doppia-doppia oltre i 20 (punti e rimbalzi), motivato dall’aria di casa (al college ha giocato a UCLA). I Lakers sono stati avanti anche di 11 sul finire del terzo periodo con 6 punti consecutivi di Gasol (82-71), ma hanno dovuto aspettare fino alla fine prima di poter dire di aver vinto: Michael Beasley, infatti, ha avuto la possibilità di tirare per il -1 sul 98-94 a 6 secondi dalla fine.

L.A. Lakers: Byant 33 (10/23, 2/5, 7/8 tl), Gasol 18, Odom 15, Artest 13. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Fisher e Artest 4.
Minnesota: Love 23 (5/14, 2/3, 7/8 tl), Beasley 17, Telfair 13, Brewer 12, Milicic 10. Rimbalzi: Love 24. Assist. Telfair 9.

Portland Trail Blazers-Detroit Pistons 100-78

Quarta confitta in 4 gare esterne per i Pistons, che si arrendono sotto i colpi di Batum e Aldridge dopo aver recuperato dal -13 maturato in avvio di secondo periodo fino al -1 griffato Tayshaun Prince (44-43 a 4’11 dall’intervallo). I padroni di casa rientrano meglio dagli spogliatoi: subito un parziale di 8-2 propiziato dai 4 punti di Batum in avvio di terzo quarto, per andare sul +14 (61-47 con un tap-in di Camby a 8’02 dall’ultimo break). Detroit non ha più le energie per rientrare, e in pratica finisce qui.

Portland: Aldridge 19 (8/19, 3/3 tl), Batum 17, Fernandez 13, Roy 11, Cunningham 10. Rimbalzi: Aldridge 17. Assist: Camby 6.

Detroit: Stuckey 17 (7/14, 0/3, 3/4 tl), Daye 15, Prince 10. Rimbalzi: Daye 8. Assist: Hamilton 4.

New Jersey Nets-Cleveland Cavaliers 91-93

Continuano a perdere i Nets di Avery Johnson (2-5), mentre i Cavs si prendono la terza vittoria consecutiva. Ci riescono soprattutto grazie al tiro da fuori, segnando 5 delle 9 triple a segno (su 17 totali) nell’ultimo quarto. In particolare, quelle di Jamison e Parker (pronto a colpire sullo scarico dopo la stoppata subita da Gibson in area da Brook Lopez) permettono agli ospiti di prendersi 7 punti di vantaggio (89-82 a 1’29 dalla fine). Gibson e lo stesso Parker amministrano poi dalla lunetta, mentre le due triple di Outlaw servono solo a rendere sottile lo scarto finale. Coach Byron Scott, che portò i Nets a due Finali Nba consecutive a inizio millennio, può festeggiare la sua panchina: 52 punti prodotti dalle “riserve”, contro i 15 dei Nets.

New Jersey: Outlaw 27 (7/15, 4/7, 1/1 tl), Harris 18, Lopez 16, Morrow 10. Rimbalzi: Murphy 11. Assist: Harris 6.

Cleveland: Hickson 18 (8/14, 2/2 tl), Jamison e Sessions 15, Gibson 14, Varejao 10. Rimbalzi: Hickson 10. Assist: Williams 7.

Un tiro di  Mike Dunleavy contro Afflalo. Ap
Un tiro di Mike Dunleavy contro Afflalo

Indiana Pacers-Denver Nuggets 144-113

Gli Indiana Pacers, tenetevi forte, segnano i primi 20 tiri tentati nel terzo quarto, sbagliando solo il 21esimo ad opera di Josh McRoberts a 1.9 secondi dalla sirena di chiusura del quarto, in un periodo chiuso con 54 punti (!) realizzati, a 4 soltanto dal record assoluto detenuto dai Braves (58 nella stagione 1972-73), e quarta performance di sempre, dietro anche ai 57 dei Suns (1990-91) e ai Warriors (1988-89). “Forse avrei fatto meglio a passare quel pallone a Dunleavy e non rovinare il record”, ha scherzato McRoberts dopo la gara. In questo terzo periodo, iniziato sul 59-49, Dunleavy segna 24 dei suoi 31 punti totali. Sportivo il commento di George Karl, coach dei Nuggets: “Hanno segnato sempre. Sono stati spettacolari, divertenti da vedere”.

Indiana: Dunleavy 31 (3/3, 6/10, 7/8 tl), Collison 29, Hansbrough 20, Granger 19, Hibbert 17, Rush 16. Rimbalzi: McRoberts 10. Assist: Collison e Ford 6.
Denver: Lawson 19 (7/12, 1/2, 2/2 tl), Afflalo 17, Forbes 16, Anthony e Nene 13, Smith 11. Rimbalzi: Nene 6. Assist: Afflalo e Smith 4.

tratto da Gazzetta.it



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