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Dopo una lunga pausa di 3 mesi causata da accertamenti sul Presidente della Giuria, Ahmed Refaat, e’ ripreso finalmente il processo. Uno degli avvocati dei Martiri aveva infatti chiesto di sostituire Refaat perche’ secondo lui aveva lavorato in precedenza con Moubarak, ma dagli accertamenti e’ risultato estraneo a qualsiasi tipo di relazione con l’ex presidente.
Voci dicono che quest’avvocato sia stato pagato per far uscir fuori quest’accusa al solo fine di ritardare e rimandare il processo. Non ci sono pero’ prove al riguardo.
Intanto ieri il clan Moubarak si e’ recato all’Accademia della Polizia, dove si svolge il processo, con un’aria diversa dal solito. Hosni, sempre in barella e tuta blu, e’ entrato nell’Accademia coprendosi il viso, cosa che mai aveva fatto. Infatti durante tutte le altre udienze, Mubarak aveva stampato in faccia uno sguardo non solo di arroganza ma anche di vincita, uno sguardo di chi non teme nulla. Anche i suoi figli, Alaa e Gamel, erano piu’ nervosi del solito tanto che Alaa ha cercato di coprire con una mano la telecamera di un giornalista. Alaa e Gamal sono rimasti per un’ora circa in compagnia del padre prima dell’inizio dell’udienza.
La prossima e’ prevista il 2 Gennaio, ma la fine sembra ancora molto lontana.
Fuori dall’Accademia, come sempre, i soliti sostenitori del Presidente e le famiglie e gli amici dei manifestanti uccisi durante la Rivoluzione. Molti gli slogan ed i manifesti che richiedono l’applicazione della pena di morte per Moubarak e El Adly, ex Ministro degli interni e la richiesta di rendere pubbliche le testimonianze di Tantawi e Samy Anan.
Si avvicinano invece le festivita’ Cristiano Copte, con il Natale che si festeggia il 6 Gennaio e la Messa di fine anno, il 31 Dicembre. L’anno scorso, in quest’ultima data, ci fu un tremendo attentato alla Chiesa Dei Santi ad Alessandria d’Egitto, dove persero la vita piu’ di 20 persone e 80 circa furono i feriti. Quest’anno, in occasione della Messa di fine anno, i Fratelli Musulmani si stanno organizzando per proteggere tutte le chiese egiziane da possibili attentati o violenze. Con lunghe catene umane, ronde, controlli e perquisizioni all’interno e all’esterno delle Chiese, i Fratelli Musulmani vogliono garantire agli egiziani Copti la sicurezza che l’anno scorso era stata loro negata.
Finisco questo post con un augurio di buon anno a tutti voi che mi leggete. Il 2011 e’ stato un anno storico, denso cambiamenti, colmo di perdite e di vincite, un anno memorabile. E' stato l'anno delle Rivoluzioni, Popolari e personali, e l'Egitto ha insegnato molto, a tutti noi. Possa il 2012 essere l’anno del completamento e della crescita, nonche’ della riuscita e dell’arrivo ad ogni nostra e vostra meta.
Buon 2012 (Maya permettendo)
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