Continuano le proteste del comitato NO Muos. Alcuni attivisti hanno forzato la recizione della base satellitare Usa per occupare l'area militare dove già si trovano una decina di militanti saliti su quattro delle 46 antenne. La polizia in assetto antisommossa ha tentato di fermarli e durante gli scontri un bengala è stato lanciato contro l'elicottero della polizia.
A Niscemi il corteo dei No-Muos (tra mille e 1.500 partecipanti) era giunto davanti a uno degli ingressi dell'impianto satellitare della Marina militare Usa, dove hanno superato la prima recinzione in legno forzando il cordone delle forze dell'ordine. I manifestanti hanno chiesto di entrare nella base per raggiungere i loro compagni, da ieri sera in cima ai tralicci della base militare. Un gruppo di manifestanti ha cercato di tagliare la recinzione con una cesoia e ha cercato, legando una corda a un palo, di abbatterla.
I NO Muos continuano a gridare slogan contro gli Usa e il governatore siciliano Rosario Crocetta, accusato di aver fatto marcia indietro: dopo aver revocato la concessione per il Muos, data nel 2011 dal suo predecessore, Raffaele Lombardo, Crocetta ha ritirato il provvedimento alla vigilia del pronunciamento del Consiglio di giustizia amministrativa.
Qualcuno ha tagliato la gomma di un furgone della Rai che stava riprendendo la manifestazione No-Muos davanti alla base militare Usa di Niscemi. Il mezzo si è leggermente piegato modificando la posizione della parabola montata sul tetto e impedendo il prosieguo delle riprese.
In Serata gli attivisti no Muos sono comunque scesi dalle antenne. Dopo un pomeriggio ad altissima tensione, durante i quali e’ rimasto ferito in modo lieve un militare della Guardia di finanza, in contrada Ulmo è tornata la calma.