I Nas dei carabinieri di Torino hanno sequestrato 2.500 flaconi di ricarica di nicotina liquida per le sigarette elettroniche senza le dovute indicazioni sulla pericolosità del prodotto.
Sui contenitori, confezionati in provincia di Novara e nel Milanese, mancavano gli avvisi di sicurezza oppure i pittogrammi con le segnalazioni di pericolo erano irregolari o notevolmente più piccoli rispetto a quanto prescritto dalla normativa.
La nicotina liquida confezionata in Piemonte e Lombardia era importata allo stato puro dalla Germania per poi essere commercializzata in diverse aromatizzazioni da varie ditte. L'indagine del Nucleo antisofisticazioni (Nas) di Torino è stata coordinata dalla Procura del capoluogo piemontese. Il pm Raffaele Guariniello aveva aperto inchieste nei mesi scorsi sulle sigarette elettroniche, sia per quanto riguarda l'etichettatura sia per quello dell'effettiva efficacia. Dall'inizio del 2010 le confezioni di sigarette elettroniche sequestrate dai carabinieri del Nas in Italia sono state poco meno di 30.000.
E dopo l'ultimo sequestro il comando dei Nas di Torino mette l'accento sulla pericolosità della nicotina liquida, «sostanza altamente tossica anche al semplice contatto con la pelle che, oltre a generare dipendenza, causa aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco, contrazione dei vasi sanguigni periferici e, in dosi elevate, gravi sintomi che possono portare al decesso».
Tra gli avvisi di sicurezza che devono essere ben visibili sulle ricariche il grave pericolo per i bambini che, ingerendola, potrebbero morire. Per questo i Nas raccomandano di segnalare eventuali irregolarità o sospetti al comando (06/59947111), al 112 o alle stazioni dei carabinieri.
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