Con sei gare Thunder, Knicks, Grizzlies e Pacers trovano il passaggio alle semifinali di Conference, aggiungendosi così a Warriors, Spurs e Heat, in attesa della gara-7 di questa notte tra Brooklyn Nets e Chicago Bulls.
Dominio, paura, trionfo! I Knicks giocano una gara-6 microcosmo dell’intera serie in cui vanno avanti facile ad inizio gara (24-10 il primo quarto), esplodono a cavallo tra terzo e quarto periodo (+26), rischiano di gettare tutto al vento subendo un parziale di 26-4, e si salvano nel finale con 5 punti in fila di Carmelo Anthony. A Boston rimane il rammarico per parecchi passaggi a vuoto nei quarti dispari e per il peggior Paul Pierce della serie, fermatosi a 14 punti con 4/18 dal campo (1/10 nel primo tempo); il futuro della franchigia però è nelle mani dei positivi Jeff Green (21) e Avery Bradley (10 e 3 recuperi).
I Knicks, guidati da Anthony (21), Shumpert (17), Chandler (9 e 12 rimbalzi) e uno straordinario Pablo Prigioni (14), ora se la vedranno contro i Pacers, capaci di sbancare la Philips Arena dopo tredici sconfitte consecutive ad Atlanta. Paul George non è in grande serata (4 punti con 2/10), ma gli Hawks sbattono sulla difesa di coach Vogel, trasformando appena il 33% delle conclusioni (26/78): Indiana così, senza fare niente di speciale, si trova avanti di 8 a metà gara sul 37-29. Al rientro dagli spogliatoi Hibbert (17 e 11 rimbalzi) cambia marcia e il divario aumenta fino a 19 lunghezze. A questo punto Atlanta non ha niente da perdere, gioca all’arma bianca e rientra fino al -3 grazie ai canestri di Horford (15); ma a chiudere i conti ci pensa David West, autore di 21 punti proprio come George Hill.
Gli scagnozzi di Kevin Durant salgono di colpi ed i Thunder si tolgono da una brutta situazione espugnando il Toyota Center e chiudendo una serie che si stava facendo complessa in gara 6. L’inizio è tutto per i Rockets, ma KD ha altre idee e sveglia i suoi in vista del secondo quarto: Martin e Jackson (17) rispondono “presente” così a metà gara OKC è avanti di 4. Parsons (25) si conferma in grande stato di forma e riporta in testa i Texani apparecchiando la tavola per un ultimo quarto da battaglia. Gli ultimi 12 minuti però sono il terreno di caccia di Durantula (27, 8 e 6 assist) che guida i suoi alla doppia cifra di vantaggio. A inchiodare la bara ci pensano però Derek Fisher (11) e Kevin Martin (25), tornato ad essere decisivo. Harden (26, 6 rimbalzi e 7 assist) è il migliore per Houston, che ha sicuramente una bella base per crescere nelle prossime stagione.
I Thunder invece si troveranno di fronte i Grizzlies che non si sono lasciati scappare l’occasione di chiudere la serie tra le mure amiche, dominando i Clippers anche in gara-6. Memphis mostra più cattiveria e più abitudine a giocare questo tipo di partite, così nel terzo quarto Randolph (23) e compagni allungano le mani sul match. Un paio di folate di Chris Paul riaccendo la sfida ma Conley (23) spegne subito gli entusiasmi con una tripla. Il nervosismo dei Clips trasforma il parquet del FedExForum in un ring: il trio di grigi sarà costretto a cacciare fuori Paul e Randolph, e ad assegnare falli tecnici a Griffin, Barnes e Butler. CP3 (28 e 8 assist con 11/16) gioca una partita di altissimo livello ma non riesce ad incidere nei momenti di difficoltà dei suoi; alla fine il migliore per Del Negro è Barnes che spara il suo career-high nei playoffs con 30 punti. Tutto il quintetto di coach Hollins va in doppia cifra ma fondamentali sono anche i panchinari Bayless (18) e Pondexter (10).
I risultati:
Houston Rockets – Oklahoma City Thunder 94-103 (4-2 Thunder)
Memphis Grizzlies – Los Angeles Clippers 118-105 (4-2 Grizzlies)
Boston Celtics – New York Knicks 80-88 (4-2 Knicks)
Atlanta Hawks – Indiana Pacers 73-81 (4-2 Pacers)