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Nba Ranks: Southwest Division

Creato il 22 settembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Gerarchie ben delineate nella Southwest Division. I San Antonio Spurs ripartono con lo stesso nucleo per tentare l’ennesimo tentativo di titolo, uno degli ultimi finchè reggono le ginocchia di Duncan e Ginobili. Alle spalle dei neroargento ci sono i Dallas Mavericks, profondamente rivoluzionati ma sempre aggrappati a Nowitzki, e i Memphis Grizzlies, di fatto gli stessi delle ultime stagioni. C’è molta curiosità attorno ai New Orleans Hornets di Anthony Davis e Austin Rivers mentre gli Houston Rockets, che hanno rivoltato il roster, non sembrano sulla carta un pericolo per i vertici.

IL MERCATO NBA 2012 powered by BasketCaffe.com

1 – SAN ANTONIO SPURS
I vecchi leoni in neroargento hanno un anno in più e vedono sempre più vicina la linea del traguardo del loro ciclo, ma è indubbio che la squadra di coach Popovich sia tra le favorite per l’Ovest con Thunder e Lakers. Duncan e Ginobili sono i leader emotivi della squadra mentre la stella è chiaramente Tony Parker. Due giocatori come Diaw e Steph Jackson ci saranno fin dall’inizio e se i giovani come Green, Leonard e Splitter confermeranno le buone cose dell’anno passato, è certo che rivedremo gli Spurs ai vertici della Conference. In più Blair e Neal, con la curiosità dell’inserimento di De Colo e dell’utilizzo di Patty Mills, super con l’Australia a Londra.

2 – DALLAS MAVERICKS
Forze fresche in quel di Dallas. Via Kidd, Terry ed Haywood, dentro Darren Collison, OJ Mayo, Elton Brand e Chris Kaman. Tutti si attendevano Deron Williams e Dwight Howard e invece si riparte da un gruppo emergente, con l’esperienza di veterani come Carter, Marion, ovviamente Nowitzki, più Brand e Kaman, che nella nazionale tedesca ha sempre fatto bene al fianco di Dirk. Coach Carlisle dovrà ricostruire lo spogliatoio e Nowitzki per la prima volta sarà chiamato ad essere anche il leader vocale del gruppo. Ci sono molti punti di domanda ma come al solito i Mavs sono pronti a stupire. Occhio alle matricole: Crowder è una sorta di nuovo Faried mentre James, ex soldato in Afghanistan, può intimidire in vernice.

3 – MEMPHIS GRIZZLIES
Dopo impressionato nelle ultime due stagioni, ora ci si attende un salto di qualità per i ragazzi di Hollins. Che vuol dire finale di conference, o almeno secondo turno. Il roster è di fatto lo stesso, con Conley a menare le danze, Gay a fare da star, Randolph e Marc Gasol a lottare sotto le plance. La partenza di Mayo dovrà essere sopperita dalla velocità di Bayless e dal tiro di Ellington, mentre tornerà a dare una mano Darrell Arthur, con Speights e Haddadi. Occhio all’impatto di Tony Wroten, matricola da Washington, combo-guard con tratti molto simili a Mayo. Playoffs sicuri.

4 – NEW ORLEANS HORNETS
Molto probabilmente non faranno i playoffs, ma a New Orleans si respira aria di grande ottimismo. La nuova proprietà, l’arrivo di due matricole come Anthony Davis e Austin Rivers che fanno pensare ad un futuro roseo, la conferma di Eric Gordon nel ruolo di go-to-guy, e l’arrivo di buoni interpreti come Ryan Anderson e Robin Lopez. Il gruppo resta giovane e incompleto – manca un vero playmaker, l’unico regista è Greivis Vasquez, e in ala piccola ci sono solo Aminu e la matricola Darius Miller – ma coach Monty Williams sembra l’uomo giusto per condurre la rinascita.

5 – HOUSTON ROCKETS
In quel di Houston sperano che non svanisca la Linsanity. Di fatto, i Rockets, hanno smantellato una squadra per far posto a Jeremy Lin. Via Kyle Lowry e Goran Dragic, via Luis Scola e Marcus Camby, via Samuel Dalembert, via Courtney Lee, via tutti di fatto. Volevano Howard e si sono accontentati da Omer Asik, chiamato al salto di qualità dopo le due stagioni da buon cambio ai Bulls, hanno pescato al Draft giocatori molto simili, da Terrence Jones a Royce White, passando per Jeremy Lamb, e si sono tenuti l’unico giocatore da cedere, Kevin Martin. Manca un’ala forte – ci sono gli undersized Patterson e Marcus Morris – e il cambio di Lin è Toney Douglas… Disastro.


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