Dopo la pausa per dare pieno spazio alla Finale NCAA vinta da Louisville, l’NBA torna con 10 partite, alcune delle quali interessanti sia per le parti alte delle due classifiche, sia per il posizionamento playoff. Nella Western Conference gli Oklahoma City Thunder trovano la vittoria in casa dei Jazz avvicinandosi ancora una volta agli Spurs, ora a mezza partita di distanza, e intervenendo anche nella corsa alla post season; Durant continua la sua sfida personale con Melo Anthony per chiudere l’ennesima stagione come miglior marcatore, e fattura una quasi tripla-doppia da 21+12+9 tirando solamente 10 volte, contro le 21 del suo compagno Westbrook (25).
Ad approfittare della sconfitta di Utah sono i Los Angeles Lakers che superano gli Hornets e riconquistano l’ottavo posto in griglia, con mezza partita di vantaggio sui mormoni. Bryant gioca una partita totale chiudendo con 30 punti, 6 rimbalzi, 6 assist e 5 recuperi e coinvolgendo la sua coppia di lunghi: Gasol (22+11) e Howard (19+6) che sono immarcabili per gli avversari, nonostante la buona prova del rookie Anthony Davis da 18+14.
Sempre a Ovest, senza problemi la vittoria dei Memphis Grizzlies con i derelitti Bobcats, restando così al quinto posto ma accorciando a sola mezza partita dai Nuggets (terzi) e allungando a 1.5 il distacco dai Clippers (terzi in quanto primi nella loro Division). I 20+7 di Conley bastano per battere i 19 di Walker.
Conquistano matematicamente i playoff anche i Golden State Warriors e gli Houston Rockets, rispettivamente sesti e settimi in classifica: i californiani passeggiano su Minnesota con i 30 punti di Thompson e le doppie-doppie di Lee (15+12), Barnes (15+10) e Curry (24+10 assist); i texani invece faticano più del previsto in casa contro i Suns che trascinati dai 28+8 dell’ex Scola costringono agli straordinari il Barba Harden (33+6+6 ma ben 9 palle perse) e Asik, che chiude con 22 rimbalzi!
Nella Eastern Conference continua la corsa dei Miami Heat che, pur senza Wade e Bosh, superano i Milwaukee Bucks nell’antipasto di quella che verosimilmente sarà la serie di primo turno di playoff. Ai Bucks non bastano i 30 punti di Jennings mentre gli Heat, che tirano 8 su 35 dall’arco, hanno 28 punti da LeBron James e 11 da Allen e Cole dal pino. Volano anche i New York Knicks che al Madison travolgono gli Washington Wizards, infilano il 13esimo successo consecutivo e conquistano il titolo della Atlantic Division che mancava dal 1994. John Wall ne stampa 33, meglio di lui fa Carmelo Anthony, 36, sostenuto dai 18 di Shumpert e dai 17 di Smith e Copeland.
Tutto facile per i Nets che al Barclays Center asfaltano i Sixers: Brooklyn doppia gli avversari a rimbalzo (67 a 34), merito di Lopez, 29+11, ma soprattutto di Evans, 17 con 24 carambole. Meno semplice il successo degli Indiana Pacers sui Cleveland Cavs, trascinati dai 29 punti di Kyrie Irving. Per i padroni di casa brilla George Hill, 27 punti.
Infine in campo anche l’ultimo italiano sopravvissuto a questa stagione funesta: Marco Belinelli, che sta cercando di tornare in forma dopo il problema ai muscoli addominali che gli hanno fatto saltare diverse partite, segna 8 punti (3/7 al tiro) nella sconfitta dei suoi Chicago Bulls contro i Raptors. Senza Deng, Gibson e Noah (oltre al solito Rose) non bastano i 28 punti di Butler e i 22 di Robinson per respingere gli assalti di Gay (19) e DeRozan (20). Per i Bulls la sconfitta è pesante perchè gli Hawks, al momento sesti, si avvicinano a sola mezza partita di distanza.
Risultati:
Pacers (49-29) – Cavaliers (24-53) 99-94
Nets (45-32) – Sixers (31-46) 104-83
Knicks (51-26) – Wizards (29-49) 120-99
Heat (61-16) – Bucks (37-40) 94-83
Bulls (42-35) – Raptors (30-48) 99-101
Grizzlies (53-25) – Bobcats (18-60) 94-75
Rockets (44-34) – Suns (23-55) 101-98
Jazz (41-38) – Thunder (57-21) 80-90
Lakers (41-37) – Hornets (27-51) 104-96
Warriors (45-33) – Timberwolves (29-48) 105-89
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake