La Sec, Southeastern Conference, si presenta ai blocchi di partenza della stagione con tanta attesa e addirittura tre formazioni nella Top Ten del ranking prestagionale. Kentucky, reduce dalla Final Four di Houston, parte col #2 dietro i Tar Heels di North Carolina; col #7 c’è Vanderbilt, che ha conservato il gruppo forte dello scorso anno mentre con l’#8 c’è Florida, attesa ad un grande salto di qualità grazie all’aggiunta del freshman Brad Beal. A proposito di matricole, come al solito andrà tenuta d’occhio la nidiata che è arrivata alla corte di coach Calipari: è probabile che in pochi resteranno anche per l’anno da sophomore. Alabama e Mississippi State partono un gradino sotto mentre c’è attesa per vedere come ripartiranno i Volounteers di Tennessee dopo l’addio di coach Bruce Pearl e l’arrivo di Cuonzo Martin.
LE FAVORITE: KENTUCKY WILDCATS, VANDERBILT COMMODORES E FLORIDA GATORS. A Lexington coach Calipari è riuscito a portare quattro McDonald’s, uno per ruolo. Il lungo Anthony Davis (210 cm di tecnica da esterno puro abbinata a braccia da pterodattilo), il tiratore canadese bianco Kyle Wiltjer, l’all around Michael Gilchrist (atleta terrificante con tiro, ball handling e doto difensive) e il play Marquis Teague (fratello di Jeff degli Hawks, adattissimo con la sua rapidità a giocare la dribble drive motion). Già questi basterebbero ma Cal potrà contare sui ritorni del leader emotivo Darius Miller, del tiratore Doron Lamb ma soprattutto di Terrence Jones, ala mancina, autentica macchina da doppia, e forse tripla, doppia (16+9+2 stoppate lo scorso anno). Ogni stagione cambiano gli interpreti ma Kentucky sarà sempre protagonista.
Vanderbilt è la stessa squadra dello scorso anno, una macchina ben oliata. Può contare su tre interpreti di sicuro affidamento: l’ala svedese Jeffery Taylor, elemento completo e tuttofare che dà atletismo, difesa e punti; l’attacco è affidato al bomber John Jenkins, guardia classica con ottimo tiro, anche da tre, leadership, e con tanti punti nelle mani (quasi 20 di media col 41% da tre e l’89% ai liberi). Sotto le plance ci si affida allo Zio Festus, Festus Ezeli, pivot di origini nigeriane che è anche un po’ il leader spirituale del gruppo. Difesa, stoppate, rimbalzi e gioco sporco passano da lui. Il play freshman Dan-Joi Parker potrebbe essere utile fin da subito.
Florida ricostruisce: fuori Parsons, Macklin e Tyus, dentro Brad Beal e Mike Rosario. Brad Beal, un McDonald’s All American, è la miglior guardia della sua classe di reclutamento. Un giocatore che può fare subito la differenza, intelligente, non un grande atleta ma un gradissimo attaccante, con un tiro da tre favoloso: alcuni hanno parlato di Ray Allen ma per il fisico potrebbe far ricordare Eric Gordon dei Clippers. Con lui nel backcourt i piccoli Kenny Boynton e Erving Walker, che si alternano nello spot di play e guardia: hanno tanti punti nelle mani ma spesso esagerano e decidono le sorti dei Gators. In vernice si passa dalle lune del talento Patric Young, grande prospetto ma finora inespresso. Occhio al piccolo Mike Rosario, transfer da Rutgers, considerato due anni fa un pezzo pregiato da Draft: punti ne ha sempre fatti a valanghe ma deve ritrovarsi.
LE ALTRE: ALABAMA E MISSISSIPPI STATE. I Crimson Tide possono contare su Jamychael Green, uno dei migliori lunghi della conference, bravo in post basso e una presenza sotto le plance da oltre 15 punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate. Una forza della natura. Al suo fianco il tuttofare Tony Mitchell mentre il backcourt è sulle spalle di Trevor Releford, play sophomore di grande impatto, pure a rimbalzo, ma bravo anche a gestire la squadra. I Bulldogs puntano sull’asse play-pivot composto da Dee Bost e Renardo Sidney: una coppia con grande talento ma anche di difficile gestione per il loro carattere tutt’altro che mansueto. Bost è un leader nato, un giocatore da 15 punti e 6 assist; Sidney ha lavorato in estate, ha perso peso (era un cicciottello…) e abbinato a quelle mani può dominare. Occhio anche ad Arnett Moultrie, prospetto da lotteria (filiforme di quasi 210 cm) ma ancora tutto da formare.OCCHIO A. I Georgia Bulldogs ripartono senza Leslie e Thompinks (scelti al Draft) ma potranno contare su Gerald Robinson, che avrà i gradi di leader. Il talento da seguire è certamente Kentavious Caldwell-Pope esterno con punti nelle mani reduce dal McDonald’s All American Game. Louisiana State può contare su un altro recruit di rilievo come Johnny O’Bryant, uno dei migliori lunghi usciti dall’high school. Arkansas conterà sull’impatto immediato della guardia BJ Young, atleta esplosivo in campo aperto e bravo a giocare lontano dalla palla (attaccante ma non mangiapalloni).
Tutti i preview alla scoperta delle migliori conference Ncaa: Big East, Acc, Sec, Big 12, Pac 12, Big 10.
Le migliori giocate al liceo dei quattro freshmen di Kentucky: Teague, Davis, Wiltjer e Gilchrist.