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Ncaa, svanisce il sogno Vcu. In finale Butler e Connecticut

Creato il 03 aprile 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Bulldogs (70-62 su Virginia Commonwealth) e Huskies (56-55 su Kentucky) in campo per il titolo 2011 nella notte tra lunedì e martedì

Saranno Connecticut e Butler a giocarsi il titolo Ncaa 2011. Davanti ai 75412 spettatori del Reliant Stadium di Houston, gli Huskies hanno eliminato Kentucky e i Bulldogs si sono sbarazzati della cenerentola Vcu. Il match per il titolo è in programma alle 3.23 ora italiana della notte tra lunedì e martedì.

L'esultanza di Mack e Nored a fine partita. Afp
L’esultanza di Mack e Nored a fine partita

Butler-Virginia Commonwealth 70-62

Un’altra chance. Butler si guadagna il ritorno al match che assegna il titolo Ncaa, perso lo scorso anno all’ultimo tiro contro Duke. Per giocarsi una seconda possibilità, i Bulldogs del 34enne coach Brad Stevens si sono sbarazzati in semifinale di Vcu, l’inattesa Cenerentola dell’edizione 2011. Ma anche quella di questa università privata di circa 4500 studenti con sede a Indianapolis è un’impresa da ricordare, costruita in semifinale negli ultimi 12’30”, con i punti di Shelvin Mack (21,8 di media nel torneo), i tiri liberi di Matt Howard (11/12, più a bersaglio da solo di tutti gli avversari) e i rimbalzi (44-30 il conto finale). I Bulldogs chiudono col 36% dal campo (ma senza Mack sarebbe 27,6), ma Vcu non ne approfitta. I Rams di coach Shaka Smart, che avevano iniziato il torneo dall’anticamera delle First Four, si affidano alla precisione di Jamie Skeen, aiutato, soprattutto nel primo tempo, da Bradford Burgess: i due insieme producono 42 dei 62 punti finali di Virginia Commonwealth, tradita però dal play Joey Rodriguez, che si ferma a 3 punti e 1/9 dal campo. Il match è equilibrato e nel primo tempo si procede a strappi: Mack lancia il 5-0 iniziale di Butler, Burgess confeziona l’11-0 Vcu, poi ancora i Bulldogs pareggiano a quota 15. Skeen, 13 punti nel primo tempo, prova a lanciare i Rams, ma sotto 20-15 Butler cambia marcia: prima Mack con 8 punti e poi Howard con gli ultimi 5 confezionano il 19-8 con cui Butler si guadagna il 34-28 al riposo. L’intervallo fa bene a Vcu, che in avvio di ripresa annulla lo svantaggio con un 7-0. Il match diventa tiratissimo, e nei primi 8’ del secondo tempo le due squadre si alternano 8 volte al comando. Poi Mack si riaccende e con 9 punti consecutivi lancia Butler sul 54-47 a 8’40” dalla fine. Rodriguez centra da 3 l’unico canestro della sua partita per tenere in scia Vcu, ma 7 punti consecutivi di Vanzant lanciano i Bulldogs sul 61-54 a 3’04” dalla fine. Skeen è l’ultimo Ram ad arrendersi, ma quando a 30” dalla fine Vanzant dalla lunetta firma il 67-57, Vcu capisce che la favola è finita. Quella di Butler invece è appena cominciata: “Dovremo solo essere un tiro migliori dell’anno scorso” ha avvisato coach Stevens.

Butler: Mack 24 (3/5 da due, 5/6 da tre, 3/6 liberi), Howard 17, Vanzant 11. Rimbalzi: Howard 8, Marshall 8. Assist: Mack 2, Howard 2, Vanzant 2, Smith 2
Vcu: Skeen 27 (7/14, 3/4, 4/7 tl), Burgess 15, Reddic 4, Veal 4. Rimbalzi: Burgess 8. Assist: Rodriguez 7.

Kemba Walker, 18 punti. Reuters
Kemba Walker, 18 punti

Connecticut-Kentucky 56-55

Fino all’ultimo tiro. Connecticut si guadagna nei secondi conclusivi il suo primo match per il titolo dal 2004, messo in cassaforte solo dai liberi di Napier a 1.7 secondi dalla fine, prima che la tripla conclusiva di Knight desse alla sconfitta di Kentucky il sapore della beffa. Perché i Wildcats erano riusciti ad annullare in avvio di ripresa i 10 punti di vantaggio che gli Huskies avevano messo in cassaforte nel primo tempo, martellando 7/15 dalla distanza nei secondi 20’ e tenendo lo spauracchio Kemba Walker al minimo nel torneo (18 punti, viaggia a 25 di media). Ma in finale ci va Connecticut, nonostante l’1/12 da fuori, che rispetto ai giovani di coach Calipari ha il merito di non sciogliersi nel finale, quando Kentucky, 33,9% al tiro, resta senza canestri per 5’38” dando tempo agli Huskies di mettere insieme una preziosa dote di 6 punti, fondamentale per resistere al ritorno dei Wildcats negli ultimi 100”. Le difficoltà al tiro di Kentucky sono evidenti nel primo tempo, in cui la matricola Terrence Jones, 7 punti nei primi 5’, è l’unico ad andare a bersaglio con regolarità, mentre il resto della squadra torna negli spogliatoi tirando 5/26 dal campo. Walker prende per mano UConn dopo il 12-9 firmato Doron Lamb a 12’41” dal riposo, e alimenta con 6 punti il 10-0 che lancia gli Huskies sul 19-12 con 8’21” da giocare. Jones e l’altra matricola di qualità Brandon Knight provano a scuotere Kentucky, ma UConn dilaga con Jeremy Lamb, che a 3’13” dall’intervallo firma il primo +10 (29-19) e poi manda in archivio il primo tempo sul 31-21. I Wildcats rinascono aprendo la ripresa con un 14-2 costruito su 4 triple che hanno il potere di rendere equilibrato un match che sembrava segnato. Connecticut sbanda ma si ritrova grazie a 5 punti di fila di Walker, Kentucky non molla e arriva con il suo Lamb al 48 pari con 7’19” da giocare. Poi l’attacco di Calipari va in tilt, sbaglia 7 tiri di fila e permette a UConn di arrivare sul 54-48 a 2’23” dalla sirena. Liggins con 4 punti di fila taglia a 2 punti il vantaggio degli Huskies a 49” dalla fine, ma Connecticut tiene e Napier sigilla il successo dalla lunetta. “Ora ci aspetta una grande sfida – ha detto coach Jim Calhoun -, ma il solo fatto di poterla giocare è bellissimo”.

Connecticut: Walker 18 (5/10, 1/5, 5/6 tl), J. Lamb 12, Oriakhi 8. Rimbalzi: Oriakhi 10. Assist: Walker 7
Kentucky: Knight 17 (3/12, 3/11, 2/2 tl), D. Lamb 13, Jones 11. Rimbalzi: Jones 15. Assist: Knight 4.

tratto da gazzetta.it



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