13 marzo 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema, Videos
Motori, insopportabili rumori e stereotipi di ogni genere potrebbero riassumere la debole sceneggiatura di Need for Speed. Il film, che vede protagonista la pluripremiata star di Breaking Bad Aaron Paul, è vagamente basato sull’omonima serie di videogame. Paul interpreta Tobey Marshall, meccanico e pilota di auto da corsa, originario di una piccola cittadina americana. Disperato poiché in cerca di soldi per salvare il suo amato garage, Tobey accetta un’offerta dal suo rivale di sempre, Dino. L’affare però non ha l’esito sperato e Tobey decide di vendicarsi. Nella sua fame di vendetta Tobey non è solo, a supportarlo vi sono la sua squadra composta dal federe Joe, l’energetico Finn e l’eccentrico Benny, quest’ultimo interpretato da Kid Cudi, alla sua prima esperienza su un set cinematografico. Il suo personaggio può essere descritto come il solito ragazzo nero del ghetto, il cui unico ruolo nel film è quello di rappresentare cliché e prestarsi a stupidi e prevedibili equivoci. Dominic Cooper veste invece i panni di Dino, il tipico cattivo ragazzo, attraente ma con poca sostanza. Dino è assolutamente insignificante ma diventa improvvisamente affascinante non appena la sua fidanzata, nonché ex-amante di Tobey, si trova nelle vicinanze. Non c’è nulla di buono in lui che fino alla fine darà filo da torcere con il suo fare da manipolare a Tobey e la sua squadra.
La sceneggiatura è decisamente prevedibile e poco o niente è lasciato all’immaginazione poiché ad ogni metafora corrisponde uno specifico significato che viene spiegato dettagliatamente. Gli sceneggiatori devono aver avuto sicuramente poca stima del pubblico al quale tentano di rivolgersi. La vera ragione per vedere questo film è Aaron Paul, poiché dal finale di Breaking Bad i fan non aspettavano altro che rivedere Jesse sullo schermo. Ci sarebbe stato forse un modo migliore che vederlo rubare macchine e causare baruffe? Amabile e vulnerabile, Paul riporta le stesse qualità che lo hanno reso celebre in una delle serie televisive più amate di tutti i tempi in Need for Speed. Anche in questo caso, non si può non tifare per lui nonostante tutte le leggi che infranga. Un vero peccato che le sue grandi doti attoriali siano messe a disposizione di un film mediocre come questo. L’attore prova in tutti i modi a creare un personaggio multidimensionale in cui lo spettatore possa immedesimarsi, ma i suoi tentativi falliscono miseramente a causa di una sceneggiatura atroce.
E’ come se gli sceneggiatori di questo film non fossero di questo pianeta, tanto è scarso il loro senso della realtà. Ad un certo punto, ad esempio, uno dei personaggi protagonisti è in ospedale e chiede alle infermiere che gli venga dato un computer per assistere alla gara di Tobey, richiesta che gli viene incredibilmente concessa. A questa ridicola scena, se ne aggiunge una subito dopo in cui Benny riesce a gustarsi la gara di Tobey da un’ipad mentre si trova in cella. Forse gli sceneggiatori avevano in mente di condurre lo spettatore completamente lontano dalla realtà, o forse la loro è solamente una spudorata pubblicità all’Apple. Probabilmente l’intero budget del film è stato riservato alla troupe che si è occupata degli effetti speciali e poco è rimasto per poter assumere degli sceneggiatori decenti. In ogni caso la risata, intenzionalmente o meno, è assicurata. Eppure, in un film che serve come piatto forte l’ebbrezza della velocità, l’elemento più sorprendente è il mancato utilizzo della Cgi (immagini generate dal computer). Need for Speed è infatti girato come un film degli anni ’70 quando tutto avveniva realmente poiché frutto della grande passione per le macchine da corsa del regista Scott Waugh e degli sceneggiatori John e George Gatins. Waugh ha dichiarato: “Senza computer c’è più realismo, sono sorpassi reali, avrete la sensazione di sedere nell’abitacolo del pilota.”
Need for Speed uscirà nelle nostre sale a partire dal 13 Marzo 2014.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
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