Nell’acqua di ogni stagione
Ho un elenco di giorni
Tutti senza verso
Agosto
qui si saldano a stagno in noi le stagioni
lampi tra nuvole foglie terremoti e frane
qui, in questo ingombro di cose
di colline di tane di fiumi e cespugli
qui, ai piedi dei giorni
tu rimani a raccogliere un disastro da terra
qui, con la tua preghiera alle cose
sulla corteccia di ogni stagione
tu rimani ad incidere, per ogni acino e seme sprecato
una ressa di nomi che spingono e strillano
per essere detti. qui ogni notte da sempre
tu trattieni le nebbie
e sulle corazze disadorne dei corpi e delle stagioni
fino al primo albore del giorno
ogni notte devota mi aspetti
Novembre
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o senza amore verrà a nevicare
e la donna che era con me uscirà
solo gli occhi affaccerà dal suo scialle
il tagliere dal manico scuro, sul tovagliolo
riceverà l’assoluzione dal bianco
con ogni fiocco che cade
a cancellare i suoi passi
a farla ogni giorno più sola
senza più quella punta di spina
che ora le raspa la gola
i nostri nomi sono incisi su lame di coltelli
la mia donna s’affaccia dai suoi scialli neri
sulla soglia avariata dei miei giorni
in barattoli di vetro gli organi evirati
accatastati sul bancone, senza più cartelli
la mia donna sulla parete ha appeso
un’aureola di foglie, l’alloro della mia santità
il mio latrato sull’orlo delle sue vesti
la mia donna accenderà alla neve
un fuoco di biancospini, una musica nuziale
e canterà il suo amore in faccia ai muri finché
la spina dell’alba non la ingiuri
non so se un giorno verrà
se un giorno di gloria verrà
non so se il vento di ottobre
schiaccerà il tasto della radio
e ballerà con te lento
dietro il panneggio dei vigneti
se il gracidare di corvo
di una canzone s’alzerà
a sterminarci di nuovo la carne di baci
non so novembre chi toccherà
tra i rami e le tombe che assaggia
coi suoi liquori e i sapori
se l’anima in corpo a dicembre sarà
sul bicchiere dei sensi per noi
ancora bocca di auguri
non so se ancora un giorno verrà
a posare il suo scuro mantello, a tirare
la sua freccia nel cuore, a febbraio
tra i nostri nomi sul muro
Li ho visti sotto gli ulivi del calvario
tre angeli e tre agnelli
ogni angelo ha immolato il suo
ora tocca a me pulire il sangue
lavare loro le mani ed asciugarle
ridare il bianco alle vesti sgualcite
togliere d’intorno gli avanzi
e rimettere loro gli anelli
Sui sigilli del ventre
vertigina ponente.
La solitudine dispone le sue truppe
in formazione di combattimento
e il grigiore assalta col vento
le fronde del venerdì santo.
In lente ascensioni di porpora
avanza stendardi un dolore.
Una pioggia si prepara a cadere
nella macchia e sulle linee nemiche
sui miei capelli grigi e sulla terra
sulle caviglie e sui polsi
legate alle spalliere dei letti.
Tu sei un temporale d’autunno
che batte la tempia del campo arato.
Sei il tormento profondo del seme
che la zolla di umori marcisce.
Tu sei l’ininterrotto silenzio,
la siepe spinosa nell’orto
del mio capo allarmato.
La collina ha perso l’odore
selvatico d’origano e
nella curva il freddo guaisce
legato al suo laccio di bora.
Essiccano in vetrina
voti di stagione.
Un dio insoddisfatto indugia
tra gli specchi. Io
non smarrirò la mappa del destino
se il muschio ancora lambirà
dalle cortecce il nord.
Su ceneri di stoppie
hai dormito.
Affaticata dal buio
la falena è caduta.
Il sonno s’è sparso
dove tutto è bruciato.
Sul mio albero d’autunno
hai lasciato la larva
a divorare il germoglio.
ALFONSO NANNARIELLO si è specializzato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli.. Ha pubblicato le raccolte poetiche:Le nozze della notte (Book editore, 1993), A devozione (Procaccino editore, 1995), la trilogia Se il cielo fosse vuoto (Delta 3 edizioni, 2010): La gloria dei frammenti, In forma di teatro, Nell’acqua di ogni stagione, e i saggi: Via Concezione (Librìa, 2003), Calitri. Una poesia di Ungaretti da ritrovare (Delta 3 edizioni, 2006), Il corpo e il sangue. La passio di san Canio e le altre legendae (Delta 3 edizioni, 2007), Dal fondo dei ritratti. L’opera di Luigi Rainone (1968-1975) (Delta 3 edizioni, 2008).
E’ nato e vive a Calitri (AV).