L’economia in affanno ha riportato indietro l’Italia , con dinamiche che sembravano dimenticate : aumentano le morti bianche, compaiono nuove forme di schiavismo. Un anno fa la rivolta di Rosarno ha aperto una finestra drammatica sulle condizioni degli immigrati. Ma il caporalato non è solo un problema stranieri : sta ricomparendo anche tra gli italiani.
In Campania o in Veneto , ex operai che non riescono a trovare un posto di lavoro si offrono a bracciante per una giornata. E come in tutte le situazioni disperate , in Italia si ricorre ai Carabinieri. Che con il Comando Tutela Lavoro schierano un presidio nazionale contro lo sfruttamento.
Dallo scorso autunno il governo ha varato una piccola rivoluzione che coinvolge il Ministero della Difesa e quella del Lavoro , creando sinergie per prevenire e punire. Così nel 2010 il Comando Tutela Lavoro ha visitato 22 mila aziende , trovandone la metà fuori regola. Il lavoro nero, viene sfatato, c’è sia al Nord che al Sud. Ben 300 ditte erano totalmente in nero: fantasmi dell’economia sommersa.
A sorpresa si scopre che gli illeciti maggiori ci sono nei capannoni di fabbriche e pellami (infrazioni dell’80%), dagli alberghi e negozi (55%). Tra gli 83507 lavoratori intervistati 11322 non erano in regola e 13630 totalmente in nero. Il nero, certo, è più forte al Sud (18,4%) ma al Nord non si scherza con il 13%. In Veneto ne sono stati scoperti 903 su 5086 persone , in Emilia Romagna 817 su 4920, in Lombardia 1482 su 12467.
Per contrastarlo l’Arma ha trasformato la rete dei suoi reparti , con una struttura che ricorda i Ris. Il cuore è il comando che dipende dal Ministero del Lavoro , poi sono stati creati quattro reparti sul territorio , a Milano, a Napoli, Napoli e Palermo, che dispongono di nuclei operativi per interventi su larga scala , agendo insieme con gli ispettori del Ministero del Lavoro,e coordinano 101 nuclei specializzati dei carabinieri presenti in ogni provincia.
Ai controlli di routine si aggiungono vere e proprie task force. Come a Fondi , dove in una notte sono stati controllati 300 operatori del mercato ortofrutticolo più grande d’Italia. O i controlli alle imprese cinesi, o alla cantieristica navale del Nord dopo svariati incidenti mortali. In termini economici sono stati contestati 813 milioni di euro di illeciti amministrativi, recuperandone 259 milioni.
Il lavoro di questo Nucleo fa capire perché in Italia si muore ancora per lavoro. Su 3424 ispezioni , in 880 casi si è fermato tutto per non aver rispettato le norme di sicurezza e97 cantieri sono finiti sotto sequestro. Per ultimo parliamo di un caso limite e che succede , in Europa, solo in Italia : sono stati scoperti 286 minorenni , costretti a lavorare in nero.